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SANREMO 2016 – Garko il Re

Gabriel Garko che traccia un bilancio personale sulla sua partecipazione a Festival

– di Saverio Albanese –
Sanremo (Imperia)– Oltre allo strameritato successo della storica band bolognese degli Stadio con
«Un giorno mi dirai», il Festival ha premiato la reginetta Virginia Raffaele – l’imitatrice-mattatrice che ha messo in ombra tutto e tutti: il conduttore, le canzoni, gli altri comici, i nastri arcobaleno e gli arzilli centenari; Virgina è una virtuosa, è stata il Paganini degli imitatori. La nostra ammirazione è totale per l’abilità mimetica, per i tempi comici, per i testi, che ti da sempre la sensazione di essere una che sa anche andare con il pilota automatico anche quando le cose non girano al meglio – il re è stato senz’altro Gabriel Garko.
Gabriel, da vero fuoriclasse, è stato incurante delle critiche gli sono piovute addosso soprattutto durante tutta la settimana del festival che avrebbero sepolto chiunque, ma non lui, che ha trionfato con la sua naturalezza e la sua autoironia; gli occhiali inforcati per leggere il gobbo e gli errori nell’enunciare i titoli delle canzoni e i nomi degli artisti hanno fatto impazzire il web. Garko, con il suo fisico statuario, i suoi occhi bluissimi i capelli scuri scarmigliati e gli orecchini, con le sue imperfezioni in scena, è uno degli argomenti in testa ai trend.
Buona parte dell’invidia maschile, purtroppo, lo guarda sempre con occhi scevri da pregiudizi e non gli perdona di essere di un altro pianeta…!  «E’ stata l’esperienza più forte della mia vita» ci ha confidato parlando della sua esperienza al festival subito dopo la conferenza stampa finale; parlando della sua esperienza aggiunge: «Pensavo con estrema sincerità di essere pronto, ma quando poi si sono accese le luci della prima serata nel teatro Ariston tutto è cambiato all’improvviso. È incredibile quanto sia emozionante quel piccolo palco. Sto facendo comunque il possibile per venire fuori al meglio».
Per l’attore natio di Settimo Torinese, abituato alla fiction e al cinema, alla vita da set, con ripetuti ciak, pause e ripetizioni, la diretta televisiva è un salto nel buio. Se poi il battesimo del fuoco arriva al festival di Sanremo, ovvero le Olimpiadi della tv, la faccenda si fa seria. «La diretta – racconta Gabriel– è pericolosa, ma divertente». Uno dei momenti da incorniciare è stato lo spassoso faccia a faccia con Nino Frassica, in cui anche Garko si è divertito molto. Anche al Dopofestival, nella serata di giovedì, si è preso in giro senza sottrarsi a Nicola Savino e soprattutto all’ironia pungente della Gialappàs. «Davanti alla televisione– fa una attenta osservazione il sesy simbol per antonomasia del nostro Bel Paese– ci sono milioni e milioni di persone. Se sbagli non puoi rimediare, come in teatro, ma senza la ripetitività del teatro. Il Festival sta indubbiamente cambiando il mio rapporto con il mezzo televisivo. Mi porterò dietro un grosso bagaglio di esperienze. Ho tanti progetti, ma non credo che ripeterò l’esperienza in conduzione. Ma Sanremo mi ha insegnato anche che non bisogna mai dire mai».
Di questo festival resteranno anche i nastri arcobaleno e il tema tormentone delle unioni civili. A Garko piace l’idea del Festival come specchio dei tempi: «Penso che ognuno sia libero di dire la sua anche sul palco dell’Ariston. Siamo in un paese libero». Dell’esplosione che ha provocato la morte di una donna nella villa che ospitava l’attore, appena arrivato a Sanremo, fa un piccolo accenno «E’ stata l’esperienza più forte della sua vita. Dell’incidente non ci sono tracce visibili, lo shock sembra superato, ma i segni è chiaro che resteranno. Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi giornalisti, molti dei quali mi hanno massacrato, per la discrezione e accortezza che avete usato nei miei confronti». A sostenere Gabriel in questi giorni, oltre ai genitori, la giovane fidanzata Adua Del Vesco. «Dal punto di vista fisico – ci dice ancora Gabriel –  il festival è un massacro, non so neanche come riesco a stare sveglio. Il problema non è tanto la forma fisica mia, ma quella del criceto che corre dentro la ruota mia testa…È un po’ affaticato sinceramente, inizia ad avere il fiatone». Le sue canzoni preferite di questa edizione sono state quella dei giovani Rocco Hunt, Lorenzo Fragola e Noemi.

Su quello che farà subito dopo Sanremo è lapalissiano:«Gradirei dormire per un paio di giorni. Ma partirò per Berlino dove mi consegneranno il premio Bacco. Amo vivere il presente e quindi mi godo il momento, che ho avuto la fortuna di condividere con questa squadra stupenda. Quindi per ora niente sonno!” ». A proposito della “squadra”, non può che avere “parole al miele” per i suoi tre compagni di viaggio; Gabriel definisce il suo coach è capitano Carlo Conti «un grandissimo professionista, una persona con cui si collabora bene»: Mădălina Diana Ghenea Madalina «una bellissima ragazza, sensualissima, che ha davanti una bellissima e lunghissima carriera» e infine su Virginia Raffaele: «La adoro, credo e spero che sia nata una bellissima amicizia».

Redazione Scomunicando.it

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