Attualita

SANREMO 2025 – Iva Zanicchi, una donna ad aver trionfato in tre occasioni, ha ricevuto il premio alla carriera

– di Saverio Albanese –

SANREMO (Imperia)– Iva Zanicchi, una delle artiste più iconiche della musica italiana, continua a rappresentare un simbolo di resilienza e talento, un vero e proprio faro per le generazioni di artisti che la seguono. La sua presenza al Festival di Sanremo non è solo un tributo alla sua carriera, ma anche un invito a celebrare l’amore per la musica, o meglio quel tipo di musica, che, a distanza di anni unisce tutti, indipendentemente dall’età.

Sul palco, ha incantato il pubblico con un emozionante medley, che ha racchiuso i tre brani che l’hanno consacrata come l’artista donna con il maggior numero di vittorie nella storia del Festival: “Non pensare a me” del 1967, “Zingara” del 1969 e “Ciao cara come stai?” del 1974. «L’ultima è quella che ha avuto meno successo, forse perché ero da sola, senza uomini», ha scherzato l’artista, regalando un sorriso a tutti i presenti–. Elegantissima in un abito nero in chiffon, Iva ha calcato il palco con l’energia che l’ha sempre contraddistinta, riuscendo a mascherare la commozione dietro il suo sorriso solare. «Grazie per avermi invitato, grazie per il premio», ha dichiarato commossa alla fine della sua esibizione, ritirando il riconoscimento dalle mani del Maestro Pinuccio Pirazzoli.«In tanti hanno detto meglio viva che da morta. Hanno ragione, grazie Carlo per averci pensato per tempo». Iva ha voluto dedicare il premio al marito Fausto e alla madre, figure centrali nella sua vita. Carlo Conti, che l’ha definita una «donna straordinaria», ha ricordato i tempi in cui i due hanno condiviso l’esperienza di Domenica In, sottolineando il legame professionale e umano che li unisce.

Con un gesto affettuoso, ha poi canticchiato «Grazie dei fior…», stringendo il mazzo di fiori che le è stato consegnato da Carlo Conti, dimostrando così la sua eterna gratitudine verso il pubblico e la musica che l’ha accompagnata per tutta la vita.

Una carriera costellata di successi e trionfi dell’Aquila di Ligonchio, questo il soprannome della Zanicchi, con la prima partecipazione al Festival di Sanremo che risale a ben sessantanni fa, era il 1965, un’epoca in cui, come ha detto lei stessa, «qui non era nato nessuno, neanche le loro mamme», riferendosi ai maestri dell’orchestra.

Da quel momento, la Zanicchi ha saputo conquistare il cuore degli italiani, diventando non solo una cantante di successo, ma anche un’icona della televisione e del varietà, grazie al suo carisma e alla sua versatilità artistica. A dimostrazione della meritata standing ovation tributatagli ieri seria dal teatro Ariston.

Redazione Scomunicando.it

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