Per tutti questi giovani artisti, sono giorni di speranza e di attesa per realizzare un sogno: arrivare al Teatro Ariston.
Questa però, è solo la prima, di altre tre fasi di selezione che si svolge con un voto via internet accedendo attraverso il sito www.facebook.com/sanremosocial, che proclameranno i sei partecipanti che si esibiranno nella Città dei fiori. Sarà possibile votare fino all’8 gennaio e ciascun votante può esprimere la sua preferenza quotidianamente, quindi più di una volta.
Anche Messina ha la sua “nuova proposta” ed è la ventiquattrenne Annalisa Di Stefano. Voce suadente e decisa, che incarna perfettamente il suo carattere e che si sposa perfettamente con il tipo musica che ama proporre.
E dire che fin da piccola Annalisa, ha respirato l’aria delle note musicali, accompagnando il padre, il primo a notare il suo talento, che faceva pianobar nei locali di Messina e provincia. Ma Sanremo per Annalisa rappresenta un sogno e allo stesso tempo un obbiettivo “fin da quando ho deciso di dedicarmi alla musica e al canto in questo modo, tentare di andare a Sanremo è un esperienza che da sempre ho voluto fare, mancava solo una casa discografica che credesse in me e adesso l’ho trovata nella Musitalia S.R.L. e nella persona di Mariella Restuccia”.
La canzone con cui Annalisa Di Stefano è in gara s’intitola “Oltre il confine”, che si presenta con un ritmo avvolgente e fresco che non lascia spazio ad eccessivi sentimentalismi, ma a pensieri ed idee.
Il video del singolo, ambientato nel castello di Montalbano Elicona, lo si può guardare votandolo sul sito “la canzone-spiega Annalisa Di Stefano- non tratta un tema preciso, nasce dall’arrangiamento e dalle note che la compongono. Comunque-continua la giovane cantante- il messaggio, come si capisce dal titolo, è di guardare oltre le apparenze che la vita spesso ci presenta.
A me piacerebbe, che chiunque ascoltasse si rilassasse e si caricasse dopo un’intensa giornata di lavoro”. Esperienze come queste aiutano sicuramente a crescere ma cambiano la vita e le abitudini, soprattutto se, come Annalisa Di Stefano, cresci nel bar di famiglia al centro della Città “attualmente mi sento al settimo cielo, adesso vedo tutte le persone che entrano al bar e vedono la locandina con la mia faccia e chiedono informazioni, sono piccole soddisfazioni che fanno piacere, anche se non nascondo un pizzico di timidezza, perché ho sempre vissuto il canto come qualcosa di intimo e personale mentre adesso lo devo condividere con un pubblico molto più ampio”. Infine una dedica speciale “questo momento incredibile della mia vita, lo dedico a mio nonno, che è mancato un anno fa e che per me è stato un figura estremamente importante, sento che ogni volta che canto lui da lassù dice “quella che canta è mia nipote”.
antonio macauda
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