Cronaca

SANT’AGATA MILITELLO – Operazione Camelot, prescrizione per Contiguglia e Spitaleri

Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione

La corte d’Appello di Messina, presidente Alfredo Sicuro, a latere Carmine De Rose e Luana Lino, ha decretato nel tardo pomeriggio di ieri il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell’ing. Giuseppe Contiguglia, ex capo dell’ufficio tecnico comunale di S. Agata di Militello e del geometra Francesco Spitaleri per il ruolo di RUP del progetto “Ospitalità diffusa”. Entrambi erano stati condannati in primo grado dal Tribunale di Patti nel processo scaturito dall’operazione “Camelot”, inchiesta su presunte irregolarità negli appalti delle opere pubbliche del comune di Sant’Agata di Militello.

L’ing. Contiguglia era stato condannato lo scorso febbraio a 4 anni di reclusione, oltre al risarcimento al comune quale parte civile ed altre pene accessorie, con l’accusa di essere l’organizzatore dell’associazione a delinquere ipotizzata dagli inquirenti. Per i coimputati – altri tre tecnici ed una ex funzionaria comunale – al termine del processo di primo grado, era stato decretato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati di falso e associazione, quali partecipi. Nella stessa sentenza era stata, invece, stabilita l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Bruno Mancuso – sindaco all’epoca dei fatti – e accusato di essere promotore della presunta associazione.

Il geometra Spitaleri era, invece, stato condannato a 2 anni di reclusione e risarcimento del danno a due parti civili, per calunnia, reato che sarebbe stato commesso, sempre secondo l’accusa, nell’interrogatorio di garanzia.

Con la proposizione dell’appello i difensori di Contiguglia e Spitaleri, rispettivamente gli avvocati Massimiliano Fabio e Alessandro Pruiti, avevano chiesto l’assoluzione nel merito o, in subordine, l’intervenuta prescrizione già durante il primo grado del processo.

Alla luce delle motivazioni di questa sentenza, che saranno depositate tra 90 giorni, i legali si riservano di valutare l’opportunità di procedere con un ricorso per Cassazione.

L’operazione “Camelot”, nel febbraio del 2014 aveva azzerato l’ufficio tecnico del comune, Il dibattimento si era aperto nel 2015; 17 le persone originariamente imputate, mentre un diciottesimo scelse all’epoca il rito abbreviato. Nell’ottobre 2021 per 10 degli imputati il procedimento si era concluso con un “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione dei reati a loro ascritti.

Redazione Scomunicando.it

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