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SANT’AGATA MILITELLO – Porto, e la variante?

Giuseppe Puleo, Nunziatina Starvaggi, Carmelo Sottile e Melinda Recupero sul completamento del porto santagatese…ma forse non tutto il contenuto di questa è oro colato. Resta la perplessità se la gara sia stata espletata o meno.

 

Nuova interrogazione di minoranza sul completamento del porto.

I consiglieri Giuseppe Puleo, Nunziatina Starvaggi, Carmelo Sottile e Melinda Recupero, oconsiderato “Che in seguito alla sua presentazione, ad oggi non si hanno notizie dell’iter di approvazione della variante” chiedono lumi all’amministrazione Mancuso.

I consiglieri chiedono anche di conoscere “Lo stato dell’opera, i tempi per il completamento dell’opera e notizie sulle interlocuzioni con la Commissione di Collaudo e l’Assessorato regionale alle Infrastrutture”.

La nota

INTERROGAZIONE CONSILIARE

(risposta scritta)

OGGETTO: lavori di completamento del Porto.

I sottoscritti, nella qualità di Consiglieri Comunali del Comune di Sant’Agata di Militello, ed esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo

Premesso

– Che con l’Accordo di Programma Quadro Stato/Regione relativo al trasporto marittimo, sottoscritto in data 05/11/2001, al fine di realizzare il potenziamento delle infrastrutture portuali nella Regione Siciliana, è stato individuato un programma di interventi da realizzare nella Regione medesima, tra cui figura anche l’intervento di prolungamento della diga foranea e di realizzazione della banchina nel Comune di Sant’Agata Militello;

– Che la giunta Mancuso in data 15/05/2019 ha deliberato un atto d’indirizzo per la variante al progetto esecutivo del porto;

– Che tale variante è stata giustificata mettendo in rilievo l’importante ruolo strategico a cui è destinato il porto di Sant’Agata di Militello nell’ambito del sistema portuale della Sicilia, in relazione al quale l’Amministrazione ha ritenuto necessario dover rivisitare l’originaria impostazione delle opere a terra e, segnatamente, dell’edilizia portuale e dell’organizzazione funzionale degli spazi, dando maggiore importanza agli aspetti qualitativi dell’edilizia e delle aree esterne;

– Che l’opposizione consiliare ha fatto immediatamente rilevare che si tratta di una variante sostanziale con cui viene aumentata la cubatura e spostati i manufatti ed il molo d’attracco dell’aliscafo, con la conseguenza che il progetto non potrebbe non essere assoggettato all’acquisizione di tutti i pareri, con il conseguente rischio di perdita del finanziamento, per il caso del mancato rispetto del termine ultimo del 31.12.2020 per l’impiego delle risorse comunitarie;

– Che la variante è stata redatta dall’architetto Basilio Provenzano su incarico delle imprese impegnate nel cantiere per il completamento dei lavori del porto;

Considerato

– Che in seguito alla sua presentazione, ad oggi non si hanno notizie dell’iter di approvazione della variante;

– Che il gruppo di minoranza è sempre stato contrario alla suddetta variante, per i motivi più volte espressi nelle sedi istituzionali ed agli organi di stampa, ed ha ricordato – subendo le solite critiche ed attacchi – il lavoro svolto dalla precedente amministrazione, che rischia, oggi, di essere vanificato dalla superficialità ed incompetenza dell’attuale amministrazione, già emerse, peraltro, nel corso dei primi due mandati del Sindaco Mancuso nella gestione del finanziamento ottenuto dall’amministrazione Fresina;

– Che, in particolare, è stato rammentato come il modo di operare delle precedenti amministrazioni Mancuso avesse già messo a rischio la realizzazione dell’opera più importante e strategica del territorio dei Nebrodi, tanto che risulta pendente un procedimento penale, ed esiste anche un contenzioso civile in grado d’appello in cui è stato dichiarato nullo dal Tribunale il contratto per nullità della cessione del ramo d’azienda approvata dalla seconda giunta Mancuso, in buona parte, peraltro, coincidente con l’attuale amministrazione;

– Che, pertanto, la genialata di pensare ad una variante assolutamente inammissibile ed idonea solo alla perdita del finanziamento, ci ha fatto ripiombare nell’angoscia ed a pensare che ancora una volta l’incompetenza e la cecità politica del Sindaco Mancuso e della sua Giunta, con molta probabilità, potrebbero vanificare il lavoro delle precedenti amministrazioni, che rispetto a tale opera avevano, di certo, mostrato ben altra competenza ed attenzione;

– Che la scadenza per l’ultimazione dei lavori di completamento del porto è stata prevista al momento della consegna dei lavori, da parte dell’amministrazione Sottile, per il 7 novembre 2019 come da contratto stipulato nel 2018;

– Che,  a tutt’oggi, i lavori di completamento del porto sono totalmente a rilento rispetto al cronoprogramma, anche perché la ditta ha potuto giovarsi, per giustificare i ritardi, dell’assurda ordinanza sulla viabilità e sul “passo falso” della variante, fortemente ma inspiegabilmente voluta dalla Giunta Mancuso;

– Che, con ogni probabilità, non potranno essere applicate le penali per il ritardo, visto che per come si sono poste le cose, non sarà facile stabilire le responsabilità;

– Che visto il notevole ritardo c’è un rischio concreto per la perdita del finanziamento;

– Che ciò rappresenterebbe un sacrilegio per il territorio dei Nebrodi, ma a quanto pare l’Amministrazione Mancuso non è nuova a commettere errori madornali che potrebbero avere conseguenze nefaste, salvo poi avere l’arroganza di nascondersi dietro un dito, come sta avvenendo, da ultimo, nella vicenda della mancata stabilizzazione dei precari;

Tutto ciò premesso e considerato

Si Interroga il Sindaco per sapere:

  • L’iter e lo stato della variante, con l’auspicio che prima possibile possa essere abbandonata l’idea della variante in parola, che costituisce un vicolo cieco inspiegabilmente intrapreso dall’amministrazione;
  • Le ragioni specifiche, ancora non comprese, per cui la Giunta ha approvato l’atto di indirizzo per la variante in corso d’opera che ha rallentato i lavori del porto e ne mette a rischio il completamento;
  • Se ritiene urgente e opportuno contestare i ritardi e individuare eventuali responsabilità, anche perché, secondo la Corte dei Conti, il ritardo nella realizzazione delle opere finanziate determina una ipotesi di danno erariale per mancato impiego di risorse;
  • Lo stato dell’opera, i tempi per il completamento dell’opera e notizie sulle interlocuzioni con la Commissione di Collaudo e l’Assessorato regionale alle Infrastrutture.

Si richiede risposta scritta.

Sant’ Agata di Militello, 11/11/2019

Giuseppe Puleo

Carmelo Sottile

Melinda Recupero

Nunziatina Starvaggi

Redazione Scomunicando.it

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