Si ripresenta quindi ancora una volta e con forza l’esigenza di un presidio geologico territoriale, finalizzato esclusivamente alla messa in opera di interventi non strutturali quali valutazione dei rischi residui e quindi pianificazione oculata, non meno importante degli interventi diretti di sistemazione.
“È impensabile – prosegue Cappotto – come, sebbene la criticità dei luoghi fosse nota, poco sia stato fatto in termini di pianificazione”, precisando che “nel 2014 furono redatte delle schede di valutazione del rischio inserite in un Webgis dove si segnalava un rischio elevato per il sito specifico”. Gli eventi del 13 novembre scorso hanno trovato, tra l’altro, un versante maggiormente predisposto all’instabilità per gli effetti dell’incendio di due anni fa, che introduce un ulteriore elemento sfavorevole alla stabilità delle aree. “Siamo ancora troppo distanti dalla progettazione geologica, poco attenzionata dagli Enti, fatta di interventi di rinaturalizzazione delle aree e della regimentazione delle acque superficiali senza canalizzazione cementificata – continua Cappotto
– nel pieno rispetto di quelle che sono le dinamiche geomorfologiche dei versanti”.
È giunto il momento che finalmente si capisca come in molti casi la cementificazione sia nemica dell’uomo e che finalmente si inizi ad affidare a tecnici qualificati e specifici la progettazione di interventi che più consoni ai i processi naturali, an che in conside razione di eventi metereologici che stanno diventando sempre più estremi”.
Conclude il geologo messinese.
Le piogge cadute negli ultimi tre mesi dimostrano le conseguenze devastanti dei mutamenti climatici sul nostro territorio. Alluvioni, frane, consumo del suolo, mettono a rischio intere aree e compromettono la sicurezza delle comunità. Fenomeni gravi come l’erosione costiera, che procede lenta ma inesorabile: ce ne accorgiamo solo in occasione delle grandi mareggiate, o perché tornando nei luoghi di vacanza non ritroviamo la “nostra” spiaggia.
A Fuori Tg, le carenze croniche denunciate dal Consiglio Nazionale dei Geologi: manca un piano nazionale idrogeologico che tenga conto degli effetti del mutamento climatico.
Fuori Tg è lo spazio quotidiano di approfondimento del Tg3 a cura di Mariella Venditti e condotto da Maria Rosaria De Medici, in onda dal lunedì al venerdì in diretta dalle 12.25 alle 12.45 su Rai 3.