Lanciata dall’Associazione Luca Coscioni, la proposta di legge per il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria punta a raccogliere 50.000 firme in due settimane.
Cappato e Gallo: “Un atto di libertà e dignità, non una minaccia alla vita”
Mentre il Governo lavora a una norma che punta a restringere il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, dall’altra parte del Paese civile si leva una voce diversa: quella dell’Associazione Luca Coscioni, che ha lanciato una nuova raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale.
L’obiettivo è chiaro: riconoscere a chi vive condizioni di sofferenza insopportabile il diritto di scegliere, con consapevolezza e assistenza medica, di porre fine alla propria vita, senza più costringerlo all’esilio o alla clandestinità.
“Non chiediamo l’obbligo per nessuno – spiegano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell’associazione – ma la possibilità per ciascuno di decidere per sé, nel rispetto della propria dignità e libertà”.
La proposta di legge
La proposta mira a regolamentare il percorso di accesso all’eutanasia all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, sotto controllo medico e giuridico, seguendo criteri rigorosi già delineati dalla sentenza della Corte Costituzionale 242/2019. Si tratterebbe di una legge “umana, giusta, rispettosa della Costituzione e dei diritti fondamentali della persona”, sottolineano i promotori.
Come firmare
Per sostenere la proposta bastano 2 minuti con SPID o carta d’identità elettronica (CIE). La firma può essere apposta online collegandosi al portale ufficiale del Parlamento tramite questo link:
FIRMA ONLINE LA PROPOSTA DI LEGGE
Il tempo è limitato: solo due settimane per raccogliere almeno 50.000 firme, affinché la proposta possa essere depositata e discussa in Parlamento.
Il messaggio è chiaro: in un momento storico in cui la politica sembra andare nella direzione opposta, è fondamentale ascoltare chi soffre, non ignorarlo o punirlo. L’eutanasia legale, spiegano Cappato e Gallo, non è una minaccia alla vita, ma un sostegno alla libertà di scegliere come e quando porre fine a una sofferenza intollerabile, in condizioni protette e trasparenti.
Sostenere la campagna
Oltre alla firma, è possibile aiutare la causa anche con una donazione tramite carta, bonifico, PayPal o conto postale. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito dell’Associazione Luca Coscioni o contattando direttamente il numero 06.64010848.
“Insieme – concludono i promotori – possiamo portare in Parlamento l’urgenza di chi non vuole più subire, come una tortura, le scelte prese da altri”.
Per firmare subito online:
https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4100009
Per donare:
www.paypal.me/AssociazioneCoscioni
IBAN: IT79E0832703221000000002549
C/C postale n. 41025677
Causale: “Donazione eutanasia legale”
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