SCUOLE A BROLO – Per l’opposizione consiliare è “caos logistico”
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SCUOLE A BROLO – Per l’opposizione consiliare è “caos logistico”

Maria Vittoria Cipriano e Maria Rosa Fasolo puntano il dito sul quello che definiscono un vero e proprio caos logistico per le Scuole Elementari di Brolo. Un attacco alle scelte compiute nel tempo.

 

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, il comune di Brolo si trova a fronteggiare nuove criticità logistiche per quanto riguarda la gestione degli spazi dedicati agli alunni delle scuole elementari. Secondo una nota diffusa dall’opposizione consiliare, il plesso centrale di via Roma, che accoglie numerosi alunni della scuola primaria, risulta inadeguato per ospitare i bambini iscritti alla prima elementare. Questo problema emerge chiaramente dalla recente delibera della Giunta comunale, in cui si evidenzia la necessità di trovare con urgenza nuove aule.

Una soluzione temporanea: Aule nella mensa scolastica

La scelta obbligata dell’Amministrazione è stata quella di individuare nuovi spazi nella mensa scolastica, situata all’esterno del plesso principale. Questa decisione, pur rappresentando una soluzione temporanea, scrive ora l’opposizione consiliare formata dal gruppo Cipriano\Fasolo, lamenta la mancanza di una pianificazione adeguata e tempestiva. “Dispiace che non siano state fatte per tempo le giuste previsioni!” si legge nella nota, in cui si evidenzia come i problemi di capienza e organizzazione potessero essere evitati con una programmazione più accurata.

Una critica che quindi affonda il suo essere nei tempi passati che è sulle strutture e non sull’andamento dei progetti didattici in  corso.

Una decisione contestata

Al centro delle polemiche c’è anche la scelta di destinare i locali della scuola di via Dante, vicini a quelli di via Roma, agli uffici comunali. Secondo l’opposizione, questa decisione si è rivelata inadeguata, in quanto quegli spazi avrebbero potuto essere destinati agli alunni, evitando così l’attuale emergenza logistica. La scuola di via Dante, come sottolineato nella nota, ha già beneficiato di importanti interventi di ammodernamento, finanziati anche con risorse post-Covid, che ne hanno migliorato la funzionalità e la sicurezza per i bambini. “Soldi spesi e destinati alla funzione scolastica, non certo per i nuovi uffici comunali”, ribadisce l’opposizione, criticando l’Amministrazione per aver preferito utilizzare quegli spazi per scopi amministrativi piuttosto che scolastici.

La necessità di un ripensamento

L’opposizione invita l’Amministrazione comunale a un ripensamento delle scelte compiute, valutando una possibile revisione o rimodulazione dell’utilizzo degli spazi. Il benessere degli alunni deve essere, secondo loro, la priorità assoluta. “I bambini hanno bisogno di spazi ampi, luminosi e salubri”, si legge nella nota, in cui si sottolinea l’importanza di garantire un ambiente scolastico adeguato sia dal punto di vista della sicurezza che del comfort, per favorire il loro apprendimento e sviluppo. La preoccupazione maggiore riguarda la mancanza di soluzioni strutturali a lungo termine. L’uso di spazi come la mensa per ospitare le classi, pur essendo una misura di emergenza, rischia di compromettere la qualità dell’ambiente scolastico, soprattutto se dovesse prolungarsi.

Critiche anche sui costi

Un ulteriore punto sollevato dall’opposizione riguarda l’aspetto finanziario: impegnare risorse dal bilancio comunale per trovare nuove aule viene considerato uno spreco evitabile. Invece di cercare soluzioni alternative, si sarebbe potuto, secondo loro, mantenere l’uso scolastico della struttura di via Dante, che già rispondeva ai criteri di modernità e sicurezza, senza gravare ulteriormente sulle casse comunali.

L’appello all’amministrazione

In conclusione, l’opposizione lancia un appello affinché l’Amministrazione comunale riveda le proprie decisioni. Gli alunni delle elementari di Brolo meritano, a loro avviso, spazi adeguati per poter affrontare il nuovo anno scolastico in sicurezza e con serenità, senza dover ricorrere a soluzioni di fortuna. “Salvaguardare la qualità degli ambienti scolastici significa investire nel futuro dei nostri bambini e della nostra comunità”, conclude la nota. La speranza è che l’Amministrazione possa riconsiderare le proprie scelte e trovare una soluzione che metta al centro il benessere degli alunni e la qualità dell’offerta educativa.

8 Settembre 2024

Autore:

redazione


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