– di Corrado Speziale –
Sebastiano Mafodda, Marcello Sposito, Palmiro Lauro e Domenico Zona persero la vita il 15 gennaio 2007 a bordo del mezzo veloce di RFI “Segesta Jet”, a largo di San Raineri, a seguito della collisione con la portacontainer “Susan Borchard”.
Le motivazioni del direttore Navigazione RFI, Giuseppe Marta: “Onorare la prematura scomparsa di questi lavoratori e tenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza della navigazione”.
Il 15 gennaio di sedici anni fa, Messina veniva sconvolta da una tragedia in mare che è impossibile dimenticare: a largo di San Raineri, la collisione tra il mezzo veloce di RFI “Segesta Jet” e la portacontainer “Susan Borchard”, causava la morte di quattro marinai messinesi e il ferimento di quasi cento passeggeri. Uno shock, accompagnato da tanta angoscia e dolore, il cui ricordo rimane sempre vivo nella mente dei colleghi marinai, dei parenti, degli amici, della gente comune che allora rimase segnata dalla perdita di quattro uomini di mare in un normale pomeriggio di lavoro. Per questo Messina non dimentica, ed in particolare la Navigazione RFI, dalla direzione a tutto il personale, compreso chi nel frattempo è andato in quiescenza, ad iniziare dal comandante Sebastiano Pino, già presidente del S.A.S.Ma.N.T., tiene a commemorare annualmente il comandante Sebastiano Mafodda, il direttore di macchina Marcello Sposito, il motorista Palmiro Lauro, e il marinaio Domenico Zona.
Ai quattro indimenticati “figghi du mari”, nel 2019 è stato intitolato il piazzale antistante gli imbarchi della Stazione Marittima.
“Per continuare ad onorare la prematura scomparsa di questi lavoratori e tenere sempre alta l’attenzione sulla sicurezza della navigazione, questa Società, lunedì 16 gennaio, vuole ricordare il sacrificio di questi suoi figli”, scrive la Direzione Operativa Infrastrutture – Navigazione, nella nota di invito alle autorità cittadine, a firma del direttore Giuseppe Marta.
Nel programma si ripropongono gli eventi che hanno annualmente caratterizzato la commemorazione del “Segesta”, fatta eccezione per le due ultime edizioni, svoltesi in forma ridotta a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid.
LUNEDì 16 GENNAIO
Alle ore 15.00, esclusivamente i familiari dei quattro marinai, a bordo di un’apposita unità navale, si recheranno sul punto della collisione – 38°10’.9 nord e 15°35’.5 est. – raggiunto il quale, da un’altra imbarcazione, verrà lasciata in mare una corona d’alloro. A questa cerimonia parteciperanno come sempre varie unità marittime che operano nello Stretto.
Alle 16.30, una Santa Messa verrà celebrata nell’atrio prospiciente la Corte di Ulisse della stazione di Messina Centrale.
Alle 17.45, alla Stazione Marittima, verrà deposta una corona di alloro dinnanzi al monumento dedicato alle quattro vittime, mentre in raccoglimento si attenderà il momento esatto dell’evento (17.54), in cui tutte le unità navali presenti in porto emetteranno ripetuti fischi in segno di saluto ai marinai.
Appare tangibile, in tal senso, il segno di gratitudine verso i quattro marinai, poiché gli effetti di quel drammatico incidente sono ormai scritti nella storia: dopo il loro sacrificio la navigazione nello Stretto è più sicura. Tra le principali novità, l’istituzione dell’Autorità marittima dello Stretto e lo schema di separazione del traffico. Quindi, la scuola VTS e ulteriori altre iniziative che oggi fanno mantenere alta l’attenzione sulla cultura della sicurezza nelle acque tra Sicilia e Calabria.
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