Cronaca

SENTENZE – Il Giudice del Lavoro dà ragione al Dirigente Scolastico Brolese, ma compensa le spese

Davanti la sezione del Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti si sono rivisti il Dirigente e la docente già protagonisti nei giorni passati di uno “scontro”.

 

Questa volta il Giudice Unico del Lavoro, ha rigettato il ricorso di A.G. – la docente – che lo avevo proposto contro il Miur – Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia –  nella persona del dirigente dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado di Brolo, Maria Ricciardello.

Un ricorso presentato nel febbraio 2016 – contro una decisione adottata nell’ottobre del 2015,  nel quale l’insegnante diffidava il Dirigente a voler “provvedere all’immediata revoca” di quanto disposto  relativamente alla riduzione oraria del suo orario di insegnamento nella sezione 2A, classe a tempo pieno, portate a 17 ore settimanali con l’attribuzione di 5 oredi sostegno presso altra sezione dello stesso plesso”.

Disconoscendo – diceva l’insegnante – “il proprio stato giuridico e la propria titolarità”.

La docente, riottosa alle disposizioni ricevute –  in maniera esplicita e diretta, si legge nella lunga denuncia – punta dell’iceberg del clima certamente non conciliante che si era venuto a creare tra le parti – riteneva quel comportamento illegittimo e arbitrario, e quindi riccorreva al giudice del lavoro.

Ma il giudice è stato di diverso avviso e intesi i procuratori delle parti costituite, e definitivamente pronunziandosi sulle domande  proposte dall’insegnante, ha provveduto  a rigettare quel ricorso chiudendo la partita, ma decidendo anche di compensare interamente tra le parti le spese di lite.

Sarà, a questo punto, interessante leggere le motivazioni di tale decisione, che saranno rese pubbliche entro sessanta giorni dal deposito della sentenza in quanto in tre casi soltanto il giudice può non mettere a carico del soccombente le spese: se vi è soccombenza reciproca; nel caso di assoluta novità della questione trattata; nel caso di mutamento della giurisprudenza rispetto alle questioni dirimenti e ne dovrà dare adeguata motivazione nella sentenza.

 

Redazione Scomunicando.it

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