Cronaca

“SENZA TREGUA” – “U Calabrisi” tra gli arrestati di questa notte

Era Antonino Foraci, detto “u calabrisi”,  il nome clou del blitz antimafia di questa notte denominato“Senza tregua”. Le indagini che hanno portato al biltz di questa notte hanno alle spalle lunghi mesi di lavoro e di controllo, difficilmente da mettere in correlazione con quanto accaduto ad Antoci, di commissario dell’ente parco dei Nebrodi, qualche settimana fa.

 

Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate a

Giovanni Aspri, 50 anni di Messina,

Gaetano Calogero Cambria Zurro, 28 anni di Capo d’Orlando,

Vincenzo Corda, 33 anni di Palermo,

Francesco Costanzo, 28 anni di Bronte,

Rina Costanzo, 48 anni di Tortorici,

Luca Destro Pastizzaro, 22 anni di Cesarò ma domiciliato a Tortorici,

Gianluca Favazzo, 40 anni di Tortorici,

Sebastiano Favazzo (detto Cinquedita) 35 anni di Tortorici,

Antonino Foraci, 52 anni di Tortorici,

Cristian  Foraci 27 anni di Tortorici,

Roberto Galati Giordano (noto come Pampuscia) 38 anni di Tortorici,

Sebastiano Galati Rando, 34 anni di Maniace,

Giovanni Montagno Bozzone, 51 anni di Torrenova,

Massimo Salvatore Rocchetta, 41 anni di Tortorici,

Vincenzo Rosano, 48 anni di Adrano,

Giuseppe Sinagra, (conosciuto come Pippo Finestra), 40 anni di Sinagra.

Arresti domiciliari per

Giuseppina Chiaia, 27 anni di Gravina di Catania,

Giovanni Cutè, 52 anni di Messina,

Andrea Favazzo, 21 anni di Tortorici,

Carmelo Salvatore Florindo, 33 anni di Adrano,

Carmelo Imbarrato, 25 anni di Adrano,

Simone Ingrillì, 22 anni di Capo d’Orlando

Giuseppe Domenico Raneri, 20 anni di Sant’Agata Militello.

I reati contestati – a vario titolo e non a tutti i soggetto oggetto del bitz,  spaziano dall’associazione per delinquere di stampo mafioso alle cessione di droga, mettendoci dentro anche casi di estorsione.

Rilevanti le intercettazioni ambientali e le indagini tradizionali compiute dagli uomini del commissariato di Capo d’Orlando e dal posto fisso di polizia di Tortorici guidati dal dirigente Giuliano Bruno e dall’ispettore capo, Enzo Saporito.

Indagini che hanno alle spalle lunghi mesi di lavoro e di controllo, difficilmente da mettere in correlazione con quanto accaduto ad Antoci, di commissario dell’ente parco dei Nebrodi, qualche settimana fa.

foto tratte da AMnotizie

 

Redazione Scomunicando.it

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