Intanto si muove anche la vicenda sui mutui della cassa Depositi e Prestiti. Il 28 ottobre, a Roma, è stata fissata la prima udienza della causa intentata dal Comune di Brolo contro l’ente finanziatore romano per evitare di pagare quei mutui ritenuti inefficaci in quanto non ufficialmente contratti dall’ente.
A fine settimana scorsa sono tornati gli agenti della Polizia Giudiziaria mandati dalla Procura di Patti al Comune di Brolo.
In mano l’atto di sequestro di un server, quello – anche se il condizionale è d’obbligo – dovrebbe contenere i dati dei passaggi della contabilità finanziaria dell’ente. Dati gestiti dall’Halley, la società informatica che curava tutte le procedure contabili dell’ente e ne conservava copie.
Gli agenti – accreditando quest’ipotesi – avrebbero portato quindi via, la “memoria” e la tracciabilità degli atti contabili – mandati di pagamento e ricevute di riscossione – comprese le copie che l’allora contabile Filippo Conti (nominato esperto dall’amministrazione comunale guidata da Irene Ricciardello per quanto concerneva l’area di ragioneria nel momento de vuoto determinatosi dopo le comunicazioni giudiziarie dello scorso agosto), aveva provveduto a fare.
Gli agenti si sono comunque avvalsi del supporto di un tecnico contabile.
Un procedimento, dicono al comune, per evitare confusione, che si riannoda al primo stralcio delle indagini. Infatti è uguale il numero del procedimento di riferimento.
Una sequestro – che al di là di quanto contenuto in quel server, e che già tra cartaceo, dichiarazioni e documenti sequestrati in questi mesi, anche in altri computer dell’ente, nulla di nuovo doverebbe evidenziare se non solo riscontare e verificare quanto già in mano alla Magistratura – ha lasciato certamente il segno.
E’ il segnale che le indagini, anche se in maniera sotterranea – finita la lunga fila di interrogatori – continuano a buon ritmo, senza tra l’altro escludere che gli inquirenti stiano lavorando su più filoni tra loro intersecanti.
Ma tornando ai Mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti di Roma, altro aspetto importante per quest’inchiesta sopratutto per i coinvolgimenti che hanno definito.
Qui il comune di Brolo supportato dai suoi legali ha scelto di percorrerla la strada che dovrebbe trarlo fuori da ogni addebito – in quanto non essendo stati definiti quegli atti attraverso le idonee procedure, e tra questi anche il passaggio in consiglio comunale – potrebbero essere atti nulli, inefficaci, privi di valore sui quali l’ente comunale non dovrebbe avere responsabilità economiche.
Un passaggio oggi importante perché accogliendo questa tesi, una consistente fetta di debito oggi gravante sulle passività del comune, andrebbe a ripianarsi automaticamente e l’istituto di credito romano dovrebbe rivolgersi a terzi per riavere – forse – quanto erogato.
Davvero un gran casino.
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