Con un post su facebook scritto qualche giorno fa, si evidenziava il pericoloche a Brolo “a giorni verrà bloccato un servizio di primaria necessità ai disabili che frequentano le scuole dell’obbligo”.
Un grido d’allarme che interessava il servizio di assistenza igienico-personale, che spetta per legge ed anche per la dignità del disabile.
Più che una denuncia ma appunto un grido di allarme, che andava “oltre”, che certamente si ricollegava alla situazione amministrativo-economica in cui versa il comune di Brolo, ma che allargava il tiro e coinvolgeva i tempi della politica.
Infatti si leggeva: “Quindi, per farla breve, un disabile che fra qualche giorno ha necessità di andare in bagno o compiere altre cose importanti, che tutti gli altri fanno con facilità ma che per lui rappresentano tante difficoltà, deve aspettare che la politica o chi non si prende le responsabilità o la magistratura faccia il suo corso… tutto ciò è vergognoso… che schifo!!!!
Ma anche la richiesta di azioni di volontariato attivo “chi ha una coscienza spero che cominci ad ascoltarla – scriveva Marisa l’autrice del post su facebook – anzi vista anche la mancanza di fondi per il servizio di cui sopra, che si proponga come volontario per svolgere il ruolo di assistenza, lo so che quanto ho appena scritto ahimè farà ridere, ma da ridere c’è ben poco”.
Uno sfogo umanissimo, reale, sentito e partecipato.
Una richiesta di risposte, chiarimenti, e perché no, di rassicurazioni.
Ad onor del vero – scrive sempre la Ricciardo Calderaro – devo affermare che la Giunta Municipale con apposita delibera adottata all’inizio dell’anno scolastico ha attribuito le risorse per tutto l’anno scolastico 2013/14.
Adesso sarà compito dei funzionari preposti a mantenere uno dei servizi che il Comune di Brolo ha sempre garantito con eccellenza,grazie al personale di assistenza impiegato”.
Ma si dovrà fare anche chiarezza sulle relative competenze.
In modo che il comune faccia quanto di propria competenza e la scuola faccia altrettanto.
Infatti oltre all’assistente all’igiene personale che andrebbe, in primis, garantita dai collaboratori scolastici, previo uno specifico corso, occorre garantire anche l’assistenza per l’autonomia per tutti gli alunni e studenti che ne hanno diritto, nel rispetto delle vigenti normative.
In tal senso invierò al comune ed alla scuola una mia nota ufficiale in cui chiarirò quali siano le giuste risposte e livelli di competenze e responsabilità per garantire il diritto all’inclusione scolastica.
A Brolo dobbiamo imparare che è corretto rivendicare diritti e fare denunce civili, ma allo stesso tempo occorre verificare se tutti fanno il proprio dovere e soprattutto se vengono rispettati i principi di legalità”.
Parole e fatti certamente tranquillizzanti ma questi spesso non bastano.
E comunque è meglio prevenire che curare!
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