L’indagine è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sotto il coordinamento del Procuratore Francesco Lo Voi, dell’aggiunto Maurizio Scalia e dei Pm Geri Ferrara e Annamaria Picozzi. Gli arrestati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nonché di altri gravi reati contro la persona, in relazione al trattamento inumano cui erano sottoposti i migranti prima e durante il viaggio, e allo sfruttamento della prostituzione. L’attività investigativa del Gico ha accertato che l’organizzazione faceva entrare clandestinamente in Italia cittadine nigeriane per poi farle prostituire. Le donne venivano costrette ad assumersi un debito di 30 mila euro per pagare il viaggio, con la promessa di un lavoro; i trafficanti approfittavano, tra l’altro, della situazione di vulnerabilità psicologica determinata dalla celebrazione di un rito “voodoo”.
Tra i responsabili spicca la figura di una maman che, oltre a gestire le risorse logistiche dell’organizzazione, svolgeva la funzione di “collettore” delle somme di denaro guadagnate dalle vittime. (ANSA)
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