Cultura

SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo


Emma Moriconi, che scrive per il giornale diretto da Francesco Storace, nelle settimane scorse ha dedicato spazio al Castello di Brolo e allu sue leggende. Questo l’articolo.

 

 

Il testo integrale dell’articolo.

Il Castello di Brolo, la cui costruzione risale al X secolo d.C., è situato su un incantevole promontorio a picco sul mare e domina il borgo sottostante con la sua magnifica torre. Fu ambita sede di nobili, oltre che residenza della Principessa Bianca Lancia, moglie dell’Imperatore Federico II e madre di Manfredi Re di Sicilia. Illustri viaggiatori ed artisti hanno soggiornato nel Castello di Brolo, rapiti dalla folgorante bellezza del luogo”.

Così il sito dedicato a questo spettacolare castello normanno introduce i visitatori “virtuali” alle sue meraviglie.

“Voab”, cioè Rocca Marina: così era conosciuto in epoca normanna, nome suggerito dalla sua posizione predominante e strategica, dal panorama straordinario e suggestivo, che rimanda ad antiche leggende e  ad un pezzo di storia nostra.

La Sicilia è un incanto, meravigliosa isola italiana ricca di storia, di cultura, di tradizione. Oggi a Brolo, del complesso originario del Castello, si può ammirare la cortina muraria, i due portali di accesso e la corte, con il suo pozzo esagonale, e la torre medievale con la sua terrazza merlata.

Oggi questo Castello è sede di un Museo, il fascino che sprigiona è ancora intatto, complici il suono delle onde che vanno a infrangersi sugli scogli e l’atmosfera medievale di cui la scena che si pone davanti agli occhi è permeata.

Altro che “epoca buia”, il Medioevo è un periodo estremamente affascinante della nostra storia, ricco di spunti di riflessione oltre che di meraviglie storiche, architettoniche, culturali in genere. Basti pensare a Federico II di Svevia, “Stupor Mundi”, e alle riforme che egli volle, all’impulso che egli seppe dare alle sue terre, e la Sicilia ne è un esempio straordinario. Come scrive Agata Teresa Motta nel libro “Il Castello di Brolo”, edizioni Medievalia, “è come se le pietre raccontassero la storia straordinaria di questo personaggio”.

Le storie e le leggende che viaggiano insieme a Federico II e ai suoi familiari sono tantissime, questo di Brolo è il Castello dei Principi Lancia: Bianca Lancia, madre di Manfredi, è personaggio intorno al quale è fiorita una leggenda che racconta di amore e di sangue, come nella migliore tradizione medievale. La sua storia, però, e la sua tragedia appartengono a un altro Castello, che si trova a Gioia del Colle. Certo è che qui a Brolo la bella moglie di Federico II trascorse un periodo della sua giovinezza: all’ingresso delle mura l’arco in arenaria conserva i fregi araldici dei principi Lancia.

Entrare nel Museo suggerisce un sorriso ironico e beffardo, in un certo senso. Federico II fu scomunicato dalla Chiesa (tanto che – dopo lo strappo – lo smerlo sulla torre venne modificato dalla forma guelfa a quella ghibellina), e oggi il Castello di Brolo, al suo interno, propone una vasta gamma di oggetti di tortura usati dalla Santa Inquisizione. La struttura è un Centro Culturale Polifunzionale Permanente, che contiene appunto il Museo storico della pena e della tortura e il Museo delle fortificazioni costiere della Sicilia. Quanto agli strumenti di pena e tortura utilizzati dall’inquisizione, il Museo ne contiene moltissimi, come molti sono gli stemmi araldici conservati all’ultimo piano della Torre, insieme ad armi bianche ed armature, cotte d’armi, costumi e accessori risalenti al Medioevo o di ispirazione medievale.  Della torre “Voab” fa menzione esplicita il Conte Ruggero d’Altavilla nel 1094, di fronte le Eolia fanno bella mostra di sé.

Il fascino del passato


Racconti popolari, tra storia e suggestione

Maria la Bella e il suo pescatore, la vicenda di un messo pontificio beffato da Girolamo Lancia

La vicenda di Maria la Bella è legata al balcone del Castello di Brolo. Maria era la figlia di Francesco I, la principessa si narra che si fosse innamorata di Ludovico, un pescatore, e che attendesse il suo arrivo dal mare affacciata al balcone. L’uomo si arrampicava – così dice la leggenda – per raggiungerla, ma in gran segreto per tema che i parenti della nobile – come dalla tradizione di Romeo e Giulietta – si accorgessero dell’incauto incontro. Cosa che avvenne, il fratello di Maria, Fabrizio, li scoprì, aspettò il giovane e lo uccise, disperdendone il corpo ancorato ad un masso in mare. Maria attese invano il ritorno del suo amante, e si dice che ancora oggi il suo spirito vaghi nel castello e si affacci al balcone, e da lassù indichi ai pescatori del posto se il frutto del loro lavoro sarà buono o se la pesca sarà un fallimento. Ancora oggi lo scoglio su cui venne assassinato il giovane Ludovico viene dello “plorau”, del pianto.

Quella di Maria la Bella è una storia che si è tramandata oralmente per lungo tempo, ma è suffragata da un manoscritto conservato chissà dove.

Un’altra vicenda legata a questo luogo incantevole è quella di Girolamo Lancia di brolo. Leggiamo insieme cosa narra il libro dedicato al Castello e alla sua storia: “Il periodo in cui visse Girolamo [siamo alla metà del 1550, ndr] era caratterizzato dall’Inquisizione che affollava ke prigioni dei castelli anche di tante anime innocenti. Girolamo si prese burla di questo sistema di giustizia in un singolare avvenimento. Al Castello di Brolo si racconta che Girolamo diede ospitalità a un mulattiere che in viaggio da Messina si recava a Palermo.


Il mulattiere si fermò in questo maniero per ristorare le forze lasse per il lungo viaggio. Questi confidò l’importanza della missione che gli era stata affidata: il trasporto di alcune bolle del Sant’Uffizio. Girolamo, di notte, approfittando del sonno del suo ospite, si attivò prontamente a sostituire quei documenti che avrebbero condannato degli innocenti, con della carta straccia. Il giorno dopo, il mulattiere dopo averlo profusamente ringraziato per l’ospitalità, partì alla volta di Palermo, ma grande fu il suo stupore quando si accorse che il suo sacco conteneva immondizie di carta. Pensando che il responsabile di questo errore fosse il tribunale di Messina, tornò indietro nei suoi passi e si fermò di nuovo a Brolo per il meritato riposo.

Questi viene accolto calorosamente da Girolamo e rifocillato con una lauta cena. Durante il suo pesante sonno, Girolamo si occupò di sostituire la carta straccia con la olla autentica. L’indomani il mulattiere giunto a Messina per reclamare dell’errore, si accorge che il contenuto della sua sacca aveva in realtà i veri documenti. Il gesto di Girolamo Lancia fu la prima burla all’Inquisizione”. Una burla che in qualche modo quel Castello continua a tramandare ogni volta che le sue porte si aprono al visitatore per mostrare gli strumenti di pena e di tortura.

emoriconi@ilgiornaleditalia.org

http://www.ilgiornaleditalia.org/news/la-nostra-storia/880665/Brolo–il-Castello-e-le.html

articolo inserito nella raccolta “Brolesi”

Scomunicando ne ha fatto una rubrica. Ecco alcuni titoli da ricercare nell’archivio del nostro giornale.

SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo

FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco

IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA

BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE

Brolo – Tutti meno uno

Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”

Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese

Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –

STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA

Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese

STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare

SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO

RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo

Poeti Brolesi – Vittorio Ballato

Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè

NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”

Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”

LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.

LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO

DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO

DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana

CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”

CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo

CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”

BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”

Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco

BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”

BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)

BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco

BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”

BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943

BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943

BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati

Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America

Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.

Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto

BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore

BROLESI – Tra ironia e amarcord

Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò

BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta

BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955

BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”

Brolesi – Morire per un lavoro.

BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ

BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”

Brolesi – La buona pesca

Brolesi – La Bidella

Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli

BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale

BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”

BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda

BROLESI – E loro andavano all’Università

BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista

BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.

BROLESI – “Reverendi”

Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.

Brolesi – “Peppinello”

Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”

Assenze – Ciao Giovanni.

Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”

ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU

AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta

A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano

PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE

Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via

BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”

Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino

Rivendendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori

Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa

Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza

Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957

Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo

Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata

Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro

Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli

BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI

Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese

BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro

BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL

BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE

BROLESI – I vent’anni del “Central”

NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende  mai, va via

BROLESI – A Rossella Bruno il ‪iMig2016‬

LEO CARANNA – “La gente aspettava  il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto

PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese

FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare

BROLO – Quando sbarcarono gli americani

DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis

“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo

Storie Brolesi – Il “Barone” del mare

ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU

Redazione Scomunicando.it

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