Vecchia storia, questa che vede di nuovo sulla cresta dell’onda “negativa” il parlamentare Scilipoti: infatti è un procedimento che prende le mosse da un atto compiuto dall’onorevole durante il processo, intentato ai suoi danni dall’ing Carmelo Recupero, suo ex compagno politico ai tempi dei Socialdemocratici, che vedeva imputato Scilipoti per il mancato pagamento di oneri progettuali dovuti allo stesso Recupero per la progettazione di un ospedale di medicina alternativa, detto Esculabio, da realizzare a Terme Vigliatore.
La struttura non è stata mai portata a termine.
Nonostante la Corte d’Apello di Messina, con sentenza 602/09, abbia confermato il decreto ingiuntivo di pagamento di 200.000 euro richiesto al tribunale di Barcellona P.G. dall’ing Recpero, Scilipoti ha fatto ricorso in Cassazione, ma Recupero sembra avere ormai il processo in mano visto che come prova ha fornito una scrittura privata firmata dallo stesso Scilipoti.
Il Parlamentare, guarda caso come accade spesso di questi tempi, dichiara di non ricordare di aver firmato quel documento: un pò come Scajola, proprietario “a sua insaputa” di un’abitazione pagata da Anemone… un’altra storia.
Adesso però le cose si aggravano ulteriormente: infatti durante il processo di Appello Scilipoti – si legge sulla lettera inviata da Carmelo Recupero all’on Antonio di Pietro – “pur di ribaltare la verità processuale ha prodotto una documentazione falsa. Infatti – continua Recupero – l’on Scilipoti, nell’atto di appello, affermava di non avermi conferito alcun incarico, perchè alla data di conferimento lo stesso non si trovava a Terme Vigliatore ma in Brasile“. Invece Recupero è riuscito a dimostrare che “tale affermazione è falsa e che Scilipoti interveniva in data 23/10/1991 presso il consiglio Comunale di Terme Vigliatore ove svolgeva la funzione di consigliere”.
Proprio su questa fonte il sostituto procuratore Arena ha iscritto sul registro degli indagati l’on Scilipoti: dopo la dimostrazione lampante nel corso del processo d’appello a Messina che il parlamentare si trovava nel nostro Paese e non in America del Sud, è scattata per il parlamentare l’indagine di calunnia a danno dell’ing. Recupero, corredata anche dalla presunta contraffazione di sigilli nell’atto rilasciato dall’Accademia Brasileira, che reca tre giorni di presenza: 22, 23 e 24 ottobre 1991, giorni in cui invece si trovava presso Terme
Vigliatore.
A riscontro di ciò Recupero fornisce alla Procura un verbale ufficiale di una seduta del consiglio comunale di Terme Vigliatore dell’epoca.
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