Rizzolo: “Il mio mandato ripartirà da quanto fatto con Gregory Bongiorno”
Luigi Rizzolo è il nuovo presidente di Sicindustria e subentra a Gregory Bongiorno, prematuramente scomparso lo scorso gennaio. Classe 1973, imprenditore palermitano operante nel settore delle energie rinnovabili e dell’edilizia, Rizzolo è stato eletto oggi dall’Assemblea dei soci e resterà in carica fino al 2025. Eletti, alla presenza del presidente nazionale del Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, e del presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, anche i vicepresidenti Antonio Siracusa e Luciano Basile.
A Luigi Rizzolo sono giunti gli auguri di buon lavoro del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Il programma in punti
La governance di Sicindustria dovrà esprimere competenze e vision, con il coinvolgimento forte delle sette delegazioni, sulle aree tematiche che possono determinare la crescita della produttività e della competitività del sistema delle imprese.
Burocrazia: senza tempi certi un territorio non è competitivo e attrattivo per aziende e capitali.
Trasparenza: semplicità delle regole, adeguata entità delle risorse, strumenti semplici e diretti, organicità e coerenza delle misure sono la strada da seguire.
Imprese e bonus: in un mondo in continua trasformazione, il Mezzogiorno e la Sicilia si trovano davanti a sfide da affrontare e opportunità da cogliere. L’istituzione della Zes Unica per il Sud ne è un esempio emblematico e Sicindustria dovrà vigilare affinché l’estensione delle agevolazioni a tutto il territorio non finiscano per vanificarne gli effetti. Allo stesso tempo occorrerà garantire la permanenza degli incentivi Bonus Investimenti Sud e Decontribuzione Sud che dovranno restare cumulabili con le altre iniziative a sostegno delle imprese.
Energia e infrastrutture: Sicindustria sarà osservatore critico e costruttivo sui grandi cantieri, da quelli di Rfi alla rete autostradale, dagli asset idrici alle infrastrutture energetiche. La Sicilia può candidarsi ad essere la cassaforte energetica italiana e il più importante hub a livello europeo per le sue caratteristiche geografiche e climatiche. Un naturale crocevia del nuovo asse delle importazioni di gas per tutta l’Europa. Tuttavia per cogliere tale opportunità è indispensabile un piano energetico condiviso da Governo, enti locali, principali player industriali e della ricerca, a partire dall’accelerazione delle procedure per la messa in esercizio di impianti per le fonti rinnovabili e rigassificatori. Occorre infine investire sull’idrogeno verde, uno dei vettori energetici di riferimento per raggiungere i target fissati dall’Unione europea.
Economia circolare: può concretizzarsi come una delle filiere produttive con maggiore capacità di crescita, proprio in una terra nota per la gestione precaria dei rifiuti. La condizione perché ciò accada è che tutti gli attori coinvolti (Università, Istituzioni, operatori economici e consumatori) collaborino in maniera fattiva e non pregiudiziale.
Turismo: è settore strategico che dovrà essere interessato da un progressivo allargamento della stagione per trasformarsi in una vera e propria industria.
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