Riceviamo e pubblichiamo quanto giunto in redazione. Ovviamente la nota non è anonima, ma su richiesta della stessa scrittrice omettiamo il cognome.
Ecco il testo.
Caro Direttore,
spero che voglia pubblicare sulla sua testata anche questa mia lettera.
Preciso subito che non sono un “personaggio politico” del mio Paese né ho alcuna intenzione di candidarmi o di candidare un mio familiare alla prossime elezioni amministrative.
Ma ovviamente da semplice cittadina sinagrese osservo quello che a Sinagra succede ( e non solo in periodo elettorale) e spero che attraverso l il suo giornale che, a quanto pare, sta diventando luogo in cui trova spazio il dibattito politico pre – elettorale del mio Paese , possa riuscire a capirne un po di più.
Si perchè , caro Direttore, sinceramente fino ad ora non ho sentito né letto di un’idea, una proposta, di cosa si vuole fare e di come e con chi farla per fare uscire Sinagra dall’immobilismo e dalla crisi in cui ormai da tempo si trova.
Ma ciò che veramente mi sconforta non è il fatto che non l’ho letto sul suo giornale ( mi perdoni, sarebbe veramente poca cosa) ma il peggio è che non ne sento parlare neanche nella “PIAZZA” che attraverso tutti i giorni , volte anche più volte al giorno, e che non mi pare sia luogo di incontro e di dibattito “Politico” ( non fino ad ora perlomeno) .
Spero che qualcuno mi possa smentire ma mi pare che il dibattito politico della “piazza” da molti anni si limiti al chiacchiericcio o al pettegolezzo dei soliti politicanti che hanno , da protagonisti o da supporters, amministrato Sinagra e che abbiamo il piacere di vedere passeggiare in piccoli gruppi in un andirivieni continuo senza meta .
Non mi pare di avere visto partecipare al dibattito politico della “piazza” le donne, i giovani, le famiglie, gli studenti, i pensionati, i commercianti, gli artigiani, le casalinghe, le associazioni, insomma “la gente comune” su cui, nel bene e nel male, ricadono poi le scelte amministrative che questi “politicanti” hanno fatto in passato e che, temo, faranno in futuro.
Da quello che sento e che leggo mi pare che il “dibattito politico” finora si sia limitato a riunioni, più o meno segrete e più o meno inconcludenti, nei salotti buoni o negli studi professionali, in cui non la “società civile” ma i partiti politici (o quello che di essi resta) si stanno logorando in strategie e tatticismi sulle candidature perché per questi soggetti i numeri vengono prima delle idee e dei programmi.
Da cittadina Sinagrese mi aspetto e credo di meritare ben altro e quindi rivolgo un invito a tutti i protagonisti della scena politica sinagrese : non mi interessa chi sarà il Sindaco, mi interessa sapere cosa i candidati a Sindaco vogliono fare per il mio Paese, con chi lo vogliono fare e come lo vogliono fare, e fatemi sapere anche in che modo darete voce a noi cittadini per partecipare alla elaborazione dei programmi elettorali e come intendete fare per agire secondo la nostra (non la vostra ) volontà di cui voi dovreste essere solo interpreti e strumenti.
La signora Carmelina di Sinagra
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