SINAGRARTE 2 – A Mostra conclusa il commento del critico d’arte Filippo Pantano

MOSTRA SINAGRARTE/PALAZZO SALLEO/SINAGRA IL COMMENTO CRITICO/GIOVANNI PANTANO

Vivere in questi tempi non è facile, forse perché abbiamo smarrito le vecchie sicurezze, forse perché in parte sono svaniti i riferimenti con una cultura consolidata, forse perché siamo bersagliati da continue immagini e messaggi subliminali e perciò in qualche misura ci proiettiamo verso il futuro con diffidenza.

Ma noi sappiamo che possiamo guardare avanti attraverso la nostra coscienza, soltanto cercando di conquistare la libertà interiore riflessa in una visione collettiva che spontaneamente ci trova a sintonizzarci con l’armonico fluire dell’esistenza. L’espressione artistica è una delle vie più dirette per riconquistare la propria libertà, la propria coscienza.

L’arte è un atto di creazione che modifica e trasforma gli elementi dati dalla coscienza, dalle sensazioni, dalle rappresentazioni, dai sentimenti e dalle passioni. L’arte è il modo più elevato per riconnettersi con l’anima del mondo. Oggi ci troviamo dinnanzi a una diversa maniera d’essere e di vivere l’Arte.

Ci troviamo di fronte alla molteplicità creativa del contemporaneo. Dobbiamo perciò necessariamente interagire con le diverse espressioni artistiche, dobbiamo fare rivivere l’opera d’arte nella nostra dimensione più profonda, farla rivivere negli altri, dobbiamo curarci della dimensione trascendentale dell’arte, della capacità di esprimere un pensiero libero che può scardinare i luoghi comuni, dobbiamo accettare che ci ponga costantemente interrogativi.

Possiamo attraverso l’arte creare una dimensione collettiva di nuova estetica, di nuova bellezza.

Arte quindi come manifestazione autonoma dello spirito, come espressione di un sentimento attraverso un percorso con linguaggio proprio che invade il mondo che ci circonda per suscitare appunto una sensazione di libertà, di bellezza, di emozioni e allo stesso tempo di riflessione e consapevolezza delle incoerenze della nostra società.