Ecco la nota inviata dai sindaci di Sant’Angelo di Brolo, Piraino, Frazzanò, Oliveri, Brolo, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Librizzi, San Salvatore di Fitalia, Caprileone, Gioiosa Marea, Longi, Montagnareale, Ucria, Ficarra e Castel di Lucio al Prefetto di Messina.
A S.E. PREFETTO DI MESSINA
I sottoscritti amministratori comunali, in relazione alla manovra finanziaria approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati nella seduta di ieri 14 settembre,
premesso che:
i contenuti della manovra mortificano la dignità dei Comuni Italiani, eliminando sostanzialmente ogni forma di autonomia;
i piccoli Comuni sono stati mortificati e ridotti a Enti virtuali;
i tagli ed il patto di stabilità bloccano di fatto ogni possibilità di migliorare i Comuni, soffocano le imprese e obbligano gli Enti Locali a scegliere fra aumento della pressione fiscale e riduzione dei servizi;
dato atto che:
i tagli operati nei confronti degli Enti Locali sono stimati in 6 miliardi di euro nel 2012 e in 3,2 miliardi di euro nel 2013;
le superiori cifre sommate alle misure precedenti, comporteranno ammanchi di risorse economiche per le amministrazioni di 6,5 miliardi in meno nel 2012, 9,00 miliardi in meno nel 2013 ed 11,40 miliardi in meno nel 2014;
atteso che l’insieme dei provvedimenti economico-finanziari adottati dal Governo:
risultano inadeguati rispetto alla complessità e straordinarietà delle emergenze che il Paese si trova ad affrontare;
porteranno ad una ulteriore contrazione della crescita;
renderanno ancora più poveri le imprese, i cittadini e le famiglie che vedranno ulteriormente comprimersi i propri bilanci;
ledono fortemente le prerogative dei Comuni e il loro ruolo istituzionale a tal punto da mettere a repentaglio lo svolgimento stesso dei compiti e delle “funzioni di servizio” costituzionalmente loro assegnati;
tenuto conto che il Governo non ha posto in essere un serio e adeguato confronto con le Autonomie territoriali sui contenuti delle ultime manovre finanziarie, in violazione del principio costituzionale di pari dignità istituzionale;
considerato che i Comuni italiani hanno dimostrato di essere uno dei comparti più virtuosi relativamente alla gestione della finanza pubblica, avendo tenuto sotto controllo la spesa, mantenendo inalterata in special modo la spesa corrente;
rilevato che Comuni siciliani, pur non subendo dirette ed immediate conseguenze sul piano ordinamentale, sono fortemente penalizzati dalle misure finanziarie approvate e si troveranno costretti ad aumentare la pressione fiscale e a ridurre drasticamente i servizi resi ai cittadini;
ritenuto di dover aderire alla protesta indetta dall’ANCI, ed in particolare alla mobilitazione odierna, posto che la manovra economica varata dal Governo, sebbene necessaria, è sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali;
TUTTO CIO’ PREMESSO
riconsegnano a S.E. il Prefetto di Messina la delega, quali Ufficiali di Governo, su anagrafe e stato civile di cui all’art. 54 del D. Lgs 267/2000.
Messina, lì 15 settembre
I Sindaci
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