– di Saverio Albanese-
La diva indiscussa del cinema italiano Sophia Loren, festeggia il suo 90esimo compleanno. Icona senza tempo nel panorama nazionale e internazionale,
L’attrice italiana, stregò Hollywood grazie alla sua bellezza e alla sua capacità di interpretare magistralmente ruoli che spaziavano dal comico al drammatico, sempre mantenendo il suo tratto artistico distintivo.
Ha lavorato con tutti i più grandi del cinema, da Marcello Mastroianni (suo collega di set in ben 15 film) a Vittorio De Sica, da Alberto Sordi a Cary Grant (con cui ha confessato di avere avuto un flirt negli Anni 60), fino a Charlie Chaplin. Lei fa la modesta e dice che la più grande qualità che si riconosce è «l’atteggiamento positivo nei confronti della vita. La mia, facimm’ i corna, è stata bellissima».
«In occasione del suo compleanno, desidero farle pervenire gli auguri più sentiti, uniti al ringraziamento della Repubblica per la sua straordinaria carriera di interprete cinematografica, contrassegnata dall’attribuzione di numerosi e prestigiosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. La sua eleganza, il suo fascino, la sua inimitabile recitazione hanno caratterizzato un gran numero di film italiani e stranieri, che hanno contribuito alla storia migliore del cinema, rendendola immagine della bellezza e dell’arte italiane nel mondo». Queste le parole del messaggio di auguri inviatole dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
–Una giovinezza travagliata prima del successo.
Nel 1932 la madre aveva vinto un concorso a Hollywood come sosia dell’attrice italiana Greta Garbo, ma, rimasta incinta, rinunciò a lasciare l’Italia. E anzi, fu costretta a tornare a Pozzuoli dalla sua famiglia a causa delle difficoltà economiche. Lì Sofia trascorse l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza, vivendo sulla propria pelle i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
La sua vita cambiò nel 1950, quando a quindici anni partecipò e vinse il suo primo concorso di bellezza e grazie al premio in denaro lei e la madre poterono tornare a Roma. Questo titolo di Miss Eleganza le costò una denuncia da parte del padre per una presunta attività di prostituzione, ma fu anche l’occasione nella quale registi e produttori la notarono per la prima volta.
Tra questi c’era anche Carlo Ponti, che sarebbe diventato suo futuro marito e compagno di vita. Il produttore cinematografico franco-italiano le offrì un contratto di sette anni per recitare nei suoi film. Fu così che fra i due iniziò non solo il sodalizio professionale, ma anche un’intensa relazione sentimentale.
Ponti, all’epoca 38enne, era sposato e con due figli. Nel 1956 si recò in Messico e ottenne il divorzio, che in Italia non era ancora consentito. Nel 1965 Ponti divorziò ufficialmente anche in Francia e sposò quindi la Loren: il loro lungo matrimonio, nel quale i due ebbero due figli, durò fino alla morte di quest’ultimo. Dopo la loro unione, il presidente Georges Pompidou riconobbe a entrambi la cittadinanza francese.
–Negli anni Sessanta l’esordio a Hollywood.
Fu Ponti a suggerirle di cambiare cognome: Loren, poiché suonava meglio sul mercato internazionale. L’ambizione della giovane attrice non era l’Italia ma Hollywood. E Sophia Loren ci arrivò in poco tempo e subito con grande successo.
In Peccato che sia una canaglia (1954), diretto da Alessandro Blasetti, Loren recitò per la prima volta con l’attore Marcello Mastroianni: il film lanciò una delle più celebri e iconiche coppie del cinema italiano, riproposta poi in numerose pellicole fra le più riuscite.
È il caso di Ieri oggi domani (1963), film a episodi diretto da Vittorio De Sica, che vinse l’Oscar per il miglior film straniero nel 1965. Resta iconica la celebre scena di seduzione interpretata dalla coppia Loren-Mastroianni. Con De Sica ha girato otto film, quasi tutti con Mastroianni.
Nel 1955 iniziarono ad arrivare i primi riconoscimenti internazionali: la nota rivista statunitense Life le dedicò una copertina e, sempre nello stesso anno, fu l’attrice più fotografata al festival del cinema di Cannes, in Francia.
Negli anni Sessanta Loren raggiunse il successo internazionale, sbancando a Hollywood e diventando il simbolo della bellezza italiana nel mondo. In quegli anni lavorò accanto ad attori come Cary Grant – con il quale ammise di aver avuto un flirt – William Holden, John Wayne, Paul Newman, Frank Sinatra e con registi statunitensi affermati, tra i quali Charlie Chaplin.
In quegli anni l’attrice prese parte anche a varie produzioni cinematografiche europee, tra le quali si ricorda il suo ruolo in Madame Sans-Gêne (1961), diretto dal regista francese Christian-Jaque, nel quale Loren interpreta la lavandaia Catherine.
A partire dagli anni Settanta le presenze cinematografiche della Loren si sono ridotte, in concomitanza con la sua maternità. Dopo una serie di sfortunati tentativi, sono nati i due figli, avuti con Ponti: Carlo Jr. nel 1968 ed Edoardo nel 1973. Negli ultimi anni ha preso parte soprattutto a produzioni televisive.
–I riconoscimenti italiani e internazionali: 3 premi alla carriera.
Nel 1991 vinse l’Oscar onorario, che insieme al Leone d’oro della Mostra del cinema di Venezia nel 1998 e al David di Donatello nel 1999 costituisce il trittico dei suoi premi alla carriera. Fra i nomi celebri che ottennero l’Oscar alla carriera si ricordano Charlie Chaplin, Paul Newman, Kirk Douglas, Federico Fellini, Spike Lee, Michelangelo Antonioni, Ennio Morricone e Jackie Chan.
Loren è anche l’attrice italiana ad aver vinto più David di Donatello come miglior attrice nella storia del premio: ben sette, degli undici David totali che ha ottenuto. L’ultimo nel 2021, per La vita davanti a sé del figlio Edoardo Ponti.
«La prima volta che ho ricevuto un David di Donatello è stato più di sessant’anni fa, ma questa sera sembra ancora la prima», ha detto in quell’occasione, «l’emozione è la stessa». «Senza cinema io non posso vivere“, ha aggiunto.
Fra gli altri premi vinti ci sono cinque premi Golden Globe, due premi al Festival di Venezia, un premio al Festival di Cannes, un premio al Festival di Berlino, undici David di Donatello, quattro premi Nastri d’Argento, un premio Bafta e un premio César.
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