Potevamo scegliere la foto del “dolore” di madri, corpi straziati, funerali di popolo, ma ritroviamo e pubblichiamo una foto che potrebbe essere stata scattata anche con una vecchia reflex in un campo di sterminio nazista… cambiava l’etnia, cambiava l’epoca e le divise, ma resta uguale lo sdegno, l’indignazione non verso i carnefici, la storia spesso non insegna nulla, ma verso l’indifferenza di chi sta permettendo, ancora una volta, un genocidio di popolo.
Ed i bambini pagano il prezzo più alto anche in questa fase del conflitto palestinese.
I ragazzi muoiono, e non c’è differenza tra loro.
Uguali i morti sulla spiaggia di ieri con i tre giovani ebrei morti dopo il sequestro.
-Come si può aiutare la popolazione assediata da così lontano?
Affiliandosi a movimenti sociali per esigere ai governi che obblighino a Israele a compiere con la Legalità Internazionale e portare tutti i responsabili del governo israeliano davanti ai Tribunali Internazionali perché siano giudicati per i loro crimini contro il popolo palestinese.
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