Categories: Cronaca Regionale

Sparito l’emendamento che tutela i 22.500 precari

Lombardo: “Scomparso dalla Commissione bilancio del Senato, nonostante le assicurazioni del governo. Serve una mobilitazione di tutti i politici siciliani per difendere i lavoratori degli enti locali dell’Isola”.

“Mi giunge notizia che, nonostante le assicurazioni del governo, nella Commissione bilancio del Senato sarebbe scomparso l’emendamento che consente la continuità lavorativa ai 22.500 lavoratori precari degli enti locali siciliani”. Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, torna a parlare di uno dei temi occupazionali più caldi delle ultime settimane.
“Non si tratta di violare il Patto di stabilità, né di chiedere un euro al governo, ma, semplicemente, di scongiurare che 22.500 persone, che lavorano, chi da 20 anni chi da almeno 10, siano condannati alla disperazione. So di qualche senatore siciliano, a Palazzo Madama. Non finga di non accorgersene. Credo serva una mobilitazione di tutti, dal governo regionale, all’Assemblea, ai sindaci, ai dipendenti degli enti locali perché, insieme, a Roma, si facciano valere le nostre sacrosante ragioni”.
Il capogruppo Mpa all’Assemblea regionale siciliana, Francesco Musotto, sostiene che “quello che si sta consumando a Roma in queste ore sulla pelle dei precari siciliani è un blitz inaccettabile. Sta andando in scena, anzi si avvia all’epilogo, il dramma della disoccupazione, nel silenzio più totale. Così come è stato presentato, l’emendamento alla Manovra al Senato che andrà in discussione domani non è un emendamento salva precari, ma ammazza precari, in quanto lo blinda e lo rende inapplicabile nel futuro”.
“La questione precari – aggiunge Musotto – non è un problema del governo regionale, ma di tutti i deputati siciliani, e dell’Isola tutta, che così si avvia al collasso sociale. Lanciamo un appello accorato, trasversale, perché si ritrovino le ragioni del buon senso, si riscriva il testo e si diano certezze a tutte quelle migliaia di persone la cui dignità esistenziale è legata a un esilissimo filo che sta per spezzarsi”.

Fonte lasicliaweb.it

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