L’evento, ai più sconosciuto, può però essere considerato l’estremo gesto in difesa di un antico ordine, dai sempre più oscuri obbiettivi della rivoluzione liberale piemontese.
Era il 13 Marzo 1861, a quattro giorni dalla proclamazione a Torino del Regno d’Italia, quando dalla Cittadella veniva ammainata la candida bandiera duosiciliana.
La fortezza messinese rappresentò, insieme con quelle di Gaeta e di Civitella del Tronto, l’estrema resistenza del millenario Regno delle Due Sicilie, dove i soldati pur sapendo della inutilità di ogni sforzo cercarono di difendere la Patria esprimendo la propria fedeltà al Re Francesco II di Borbone.
Questi uomini dimostrarono con le loro gesta eroiche e con i 47 caduti sugli spalti che il soldato duosiciliano sapeva combattere e morire per un ideale in contrapposizione ai tanti tradimenti e vili defezioni che portarono alla caduta del Regno.
Una gloriosa pagina del nostro passato volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale come la stessa Real Cittadella, testimone inesorabile dei fatti, che ancora oggi versa nel totale abbandono.
L’edizione di quest’anno, non si concentra solo nell’analisi storica di cosa avvenne a Messina appena quattro giorni prima della proclamazione del Regno D’Italia; ma vuole analizzare a tutto tondo le fondamenta storiche, filosofiche e culturali dal nostro paese da una prospettiva strettamente cattolica.
Gli organizzatori delle manifestazioni sono l’Associazione Amici del Museo, la Delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, la Delegazione di Messina dei Comitati delle Due Sicilie e dell’Associazione Culturale Neoborbonica, il Centro Studi Politici “SiAmo Messina”, la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, la Delegazione di Messina dell’Istituto Italiano dei Castelli, l’Associazione Culturale Due Sicilie “Nicola Zitara” di Gioiosa Ionica, la Casa Editrice “Il Giglio” di Napoli e il Network Z.D.A. – Messina.
Il primo dibattito è andato in scena giovedi pomeriggio presso la Chiesa di S. Maria Alemanna con la conferenza dal titolo “Questo regime è legittimo? Il cattolico di fronte ai diritti civili”; ospite d’nore della manifestazione il docente spagnolo Miguel Ayuso Torres della Pontificia Universidad Comillas di Madrid. Dopo le introduzioni dell’Assessore alle politiche familiari Dario Caroniti e il presidente di “siAMO Messina” Mauro Viscuso Il prof. Torres ha analizzato, seppur in linee generali vista la complessità dell’argomento, la difficile situazione giuridica dei cattolici nel mondo moderno e sulla legittimità degli stati.
Alla conferenza è seguito un ricco dibattito con il pubblico, immediatamente sfociato in un’ampia critica verso la storiografia moderna, rea di aver sempre fatto passare per guerra d’unità un vero e proprio attacco di uno stato (il Regno di Piemonte e Sardegna) ad un altro (il Regno delle due Sicile appunto).
Le manifestazioni riprenderanno sabato alle ore 11 presso la Sala Circolo Ufficiali Caserma “S. Cotugno” – Comando Guardia di Finanza con
Conferimento dei diplomi di benemerenza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, presenzierà il Delegato Vicario per la Sicilia Comm. Antonio Di Janni;e termineranno domenica con Santa Messa in suffragio dei Caduti della Real Cittadella presso la chiesa dei catalani alle ore 10, 30 mentre alle
ore 12.00, presso il Bastione Santo Stefano della Real Cittadella, ci sarà commemorazione dei fatti d’arme e deposizione corona d’alloro;
L’ultimo atto sarà alle ore 16.00 presso la Chiesa SS. Annunziata dei Catalani con la Tavola Rotonda: “La Real Cittadella di Messina, un monumento emblematico: passato
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