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STORIE CHE DIVENTANO LIBRI – Le ragazze di Villa Smile

La vicenda di Villa Smile fa ancor parlare di se. Come già preannunciato dalla dott.ssa Giuliana Scaffidi fra qualche mese uscirà un libro che parla di quanto avvenuto

 

Le anticipazioni ed il duro tono di denuncia.

 

Un talento della penna, un professore universitario dell’ateneo di Messina, ha preso molto seriamente la delicata storia delle ragazzine ospiti presso la struttura Villa Smile, quella di Montagnareale e ne sta redigendo un testo.

Si intitolerà Precious, Hope, Aminata, Franca, Joshephine, Maninga…le ragazze non volute.

Triste storia vera di 6 minorenni nigeriane, ospiti di una comunità alloggio a Montagnareale, di cui una in stato avanzato di gravidanza, che sono state costrette, malgrado la dura presa di posizione della Scaffidi a lasciare loro malgrado la struttura.

Una vicenda “esplosa” sulla stampa a fine estate scorsa.

La dott.ssa Scaffidi aveva inserito le ragazze in contesti sportivi, accolti e graditi e li aveva iscritti regolarmente a scuola, che sarebbe iniziata anche per loro a settembre.

Giuliana Saffidi ne parla così “Sono state spostate in altre strutture, da dove, ma sembrava cosa scontanta” alcune sono scappate”. E non nasconde la sua preoccupazione che possano anche essere finite in oscuri giri.

A Villa Smile – lei ne è convinta – questo non l’avrebbero fatto.

Come è convinta che la chiusura di quel presidio d’accoglienza sia avvenuta per una serie di mancate risposte amministrative di varia natura.

Per Giuliana Scaffidi non regge la giustificazione dell’adesione allo Sprar avvenuto un mese e giorni dopo l’apertura di Villa Smile  – che rammenta – aveva avuto il disco verde della locale amministrazione che pubblicamente si è detta sempre dalla parte dell’accoglienza.

Il libro ora si appresta a raccontare, mettendo nero su bianco,  le inadempienze ed i comportamenti con i carichi di responsabilità di chi è diventato volente o nolente protagonista di quella vicenda.

Il libro – anticipa Giuliana – sarà zeppo d’interviste, lettere, documenti, documentazione, foto e atti di testimonianze.Una volta pubblicato sarà presentato in “tutte le piazze e in tutte le scuole” e continuando afferma: “Ha un fine educativo e umano, affinché episodi sgradevoli e intolleranti non abbiano più a verificarsi.”

Il libro, assicura la dottoressa Scaffidi, è molto doloroso e per certi versi raccapricciante proprio per le azioni descritte, i ricordi che emergono, le storie che tratteggia, le aspettative deluse, le speranze infrante.

Attendiamo.

 

Redazione Scomunicando.it

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