Una strada senza alcun intervento teso a limitare il ristagno dell’acqua, a farla defluire rapidamente, a drenare con il conseguente pericolo dell’aquaplaning (slittamento sull’acqua). Questo è la Ponte Naso – Sinagra. Un disagio per chi guida al quale si aggiunge la “spruzzata” improvvisa che inonda l’altra auto ogni volte che s’incrocia un autoveicolo.
Complice l’acquazzone ecco emergere altre criticità su questo tratto di strada, dove alla mancanza di segnaletica orizzontale e verticale adeguata, alle sterpaglie che invadono la sede stradale, si aggiunge il ristagno dell’acqua sul manto stradale.
Qui non esistono le canaline atte a far defluire l’acqua piovana, nè sono mai stati utilizzati asfalti drenanti in grado di ridurre il fenomeno dell’acquaplanig il pericoloso fenomeno che si verifica quando tra il battistrada delle gomme e il manto stradale viene meno il contatto, a causa di una quantità d’acqua piuttosto ingente.
In particolare questo succede in seguito a forti temporali che non permettono un rapido drenaggio dei grossi volumi d’acqua riversati sull’asfalto in tempi molto brevi.
Un disagio per chi guida che si acuisce anche quando si incrocia un’altra autovettura che fa da effetto motoscafo. Allora la visibilità diventa prossima allo zero, con il tergicristallo che non riesce a fare il suo “mestiere”.
La Provincia, titolare della strada che fa?
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