Il Gruppo di Scicli è un insieme di artisti che per traiettorie e motivi diversi cominciano a frequentarsi motivati da comuni interessi per la pittura e la scultura e, nello stesso tempo, disponibili a partecipare ai processi di animazione culturale della città insieme ad alcuni amici che avevano dato vita al Movimento Culturale Vitaliano Brancati. … se è vero che siciliani sono questi paesaggi, questi mari, questa luce e queste pietre, per nulla siciliana è la “resistenza” del “Gruppo di Scicli”. Ma piuttosto è un segnale di poetica e suadente ribellione e che, piantato in Sicilia, propone sulla scena internazionale dell’arte quella che un tempo, per altre motivazioni, Enrico Crispolti definì un’“alternativa attuale”.
L.B.
Il viaggio in nove città siciliane tra l’estate del 1989 e la primavera del 1990 ne è una testimonianza. Il Gruppo espone a Donnalucata, Siracusa, Sciacca, Palermo, Marsala, Catania, Messina, Enna, Vittoria. È l’occasione per trovare le ragioni per questa realtà figurativa: lasciare le metropoli e riappropriarsi di un rapporto privilegiato con la natura come sede di una storia rallentata. I percorsi di ciascuno degli artisti che fanno parte del Gruppo di Scicli sono molto diversi vuoi per esperienze generazionali, vuoi per formazione. Nel 1991 arriva l’invito a esporre a Santa Sofia di Romagna per la XXXV Edizione del Premio Campigna. Viene deciso di partecipare con un gruppo allargato di quattordici artisti (Alvarez, Candiano, Caruso, Chessari, Fiorilla, Guccione, La Cognata, Lissandrello, Paolino, Polizzi, Puzzo, Roccasalva, Sarnari). Si fa strada l’idea di proporsi come gruppo aperto.
Molti critici cominciano a guardare con interesse alle singole personalità del Gruppo: Tassi, Crispolti, Giuffrè, Trombadori, Del Guercio, Sgarbi, Vallora, Dalai, Emiliani, Bossaglia, Troisi, Berbera.
Una verifica dei mutamenti della pittura dei singoli artisti con il trascorrere degli anni si ha in occasione delle due mostre palermitane del 1997 alla galleria ’61 e a Villa Trabia e, nel 1999, alla Galleria Marieschi di Monza. Nel frattempo si scoprono nuovi talenti. Franco Sarnari, nel corso dell’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Catania nota due studenti: Piero Zuccaro e Giuseppe Puglisi. Il primo realizza una pittura materica, mediante la quale trasfigura alcuni brani della città di Catania, il porto, le navi, i riflessi delle imbarcazioni sulla superficie dell’acqua, le stanze della sua casa. Il secondo, con un fare pittorico che coniuga grafia e sapienti impasti cromatici, affronta immagini della città con una attenzione verso Sarnari e a Tornabuoni. Tra il 1998 e il 1999 viene notato Giuseppe Colombo. Aveva frequentato l’Accademia a Roma ma, subito dopo, torna a Modica. Nel 1999 partecipa insieme a Piero Guccione, Franco Sarnari e Piero Roccasalva alla realizzazione del Tondo per la volta del Teatro Garibaldi a Modica e, viene considerato, oggi, uno degli esponenti giovani di maggior talento del Gruppo di Scicli.Al 1999 risale la partecipazione alla mostra Opere Insieme presso palazzo Mormino di Donnalucata a cui si aggiunge anche Sandro Bracchita con delle opere incisore. Iudice espone con il Gruppo in una mostra a palazzo Spadaro nel 1994 e la sua presenza si fa più assidua tra il 1999 e il 2000.
Negli ultimi anni si è unito lo scultore Rosario Antoci. Nel 2004 si tiene a Catania la mostra a Le Ciminiere con quindici artisti (Alvarez, Antoci, Bracchitta, Candiano, Chessari, Colombo, Guccione, Iudice, La Cognata, Lissandrello, Paolino, Polizzi, Puglisi, Sarnari, Zuccaro).
La mostra a Catania, polo culturale e economico dell’isola, aveva il significato di consolidare il rapporto tra questo gruppo di artisti e la Sicilia e quello di confermare una realtà che, a buon diritto, s’impone come presenza significativa nel panorama figurativo italiano. Ad Assisi, nell’autunno del 2006, presso la Sala dei Beni Culturali Cappuccini sono in nove: Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro, un appuntamento che conferma l’aspetto più esaltante dell’avventura del Gruppo che, come scrive Pier Luigi Neri: “ripete quello stesso miracolo d’equilibrio, con immutata passione, decennio dopo decennio, generazione dopo generazione, quasi svolgendo un filo di ispirazioni e di memorie locali che sanno diventare linguaggio nazionale ed europeo a tutto tondo”.
IL GRUPPO DI SCICLI
Alvarez, Candiano, Colombo, Guccione, Paolino, Polizzi, Puglisi, Sarnari, Zuccaro
a cura di Lucio Barbera
Fondazione Mazzullo, Palazzo Duchi di Santo Stefano – Taormina
via De Spuches 3 (Porta Catania) info: 0942 620129
info@fondazionemazzullo.com www.fondazionemazzullo.com www.ilgruppodiscicli.it
18 luglio – 30 agosto 2010
da martedì a domenica orari: 9.30-12.30 e 16.30 -21.00
inaugurazione: sabato 17 luglio 2010, dalle ore 19.00
catalogo Edizioni Magika – Messina
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