“Garibaldi è carismatico, affascinante, furbo – ha continuato Camilleri – e ha un clamoroso senso della comunicazione e della propaganda, senza avere… televisioni. Arriva con mille uomini, trova alleati, un po’ di contadini di cui giustamente non si fida, armati soltanto di bastoni chiodati e batte un esercito di 100.000 uomini con 130 navi, facendo una sola battaglia vera, a Calatafimi. Così nasce la fama dell’eroe invincibile e il popolino non lo chiamerà più Canebardo – conclude Camilleri – così come Bixio non sarà più Biscio”.
Lo spettacolo ripercorre la storia di Garibaldi e la Sicilia post-unitaria attraverso alcuni brani tratti dai 5 romanzi storici dello scrittore di Porto Empedocle (“La bolla di componenda”, “Il filo di fumo”, “Il Birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “Il Re di Girgenti”). L’autore siciliano traccia la breve parabola di un sogno, raccontando le speranze suscitate dallo sbarco di Garibaldi in Sicilia. Interpreti Massimo Ghini, Mimmo Mignemi e Vincenzo Crivello. La regia è di Giuseppe Dipasquale. Musiche originali di Mario Incudine, eseguite dal vivo da Mario Incudine e Antonio Vasta. Coproduzione Teatro Stabile di Catania – Tunart.
Prossimo appuntamento di Taormina Arte teatro il 29-30 e 31 luglio un progetto curato da tempo da Simona Celi che finalmente vede la luce, “Sicilia caput humanitatis”, legato ai temi dell’accoglienza, dell’incontro tra culture diverse e dell’emigrazione in un’isola che alla contaminazione tra i popoli deve la propria cultura, il suo straordinario patrimonio artistico e che rappresenta, ora più che mai, la terra-simbolo dell’incontro tra le genti. Primo atto del trittico taorminese il 29 luglio, nel teatro di verdura del Parco Duca di Cesarò, uno dei lavori più famosi dell’attore Vincenzo Pirrotta: “Supplici a Portopalo”. Il giorno dopo, all’ombra delle palme del giardino di Palazzo Corvaja, che nel 1411 ospitò la prima riunione del parlamento siciliano, un incontro con lo stesso Pirrotta, Gabriele Vacis, Marco Baliani e Felice Cappa sulla drammaturgia civile; il 31 luglio, ritorno sulle tavole della villa comunale per la messa in scena di “Terra promessa! Briganti e migranti” di Baliani e Cappa.
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