Mercoledì 20 Luglio 2016, alle ore 20,30, presso la medievale cornice del Duomo di Taormina, il pianista di fama internazionale Enrique Batiz offrirà al pubblico che affolla la perla dello Jonio un gala unico.
Una produzione firmata Coro Lirico Siciliano, in collaborazione con il Festival Taormina Opera Stars, esclusiva per la Sicilia e di richiamo internazionale.
Il noto pianista messicano nella prima parte del Recital taorminese eseguirà, con la propria maestria e virtuosismo, la celeberrima suite “Quadri di un’esposizione” del compositore russo Modest Petrovič Musorgskij. L’opera del 1874 prenderà vita grazie all’interpretazione di Batiz, che farà emergere le grandi sonorità, i timbri, e i temi misteriosi e grandiosi che caratterizzano la musica russa. Nella seconda parte del gala pianistico, l’artista messicano delizierà l’uditorio della Città del Centauro con due capolavori del “poeta del pianoforte”: la Sonata n. 2 op. 35 in si bemolle minore (composta tra il 1837 e il 1839 a Nohant) e laPolacca in La bemolle maggiore op. 53 di Chopin.
Evento imperdibile, che porta a Taormina il grande pianismo di qualità e di fama mondiale in una serata che si preannuncia già come un cammeo da tenere custodito nello scrigno dei sogni.
Esibitosi per la prima volta in pubblico a soli 5 anni, Enrique Bátiz ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1950 sotto la guida di Francisco Agea, maestro di molti brillanti pianisti messicani. In seguito si è perfezionato con Gyorgy Sandor, Adele Marcus, Alexander Uninsky e si è infine laureato a Varsavia con Zbignieg Drzewieckie
Artista apprezzato per la sua veemenza e il suo entusiasmo, manifesta una profonda e speciale comprensione musicale anche fra i direttori d’orchestra più riconosciuti. La sua discografia consta di 145 registrazioni per le etichette più note (EMI, Naxos, ASV, Musical Heritage, ARS) realizzate con la Royal Philharmonic Orchestra, la Philarmonia Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Liverpool Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico e l’Orchestra della Toscana.
Ormai da qualche anno, nonostante gli impegni con orchestre e teatri, Bátiz è tornato al suo primo amore, il pianoforte, con l’entusiasmo e l’esperienza musicale data dalla sua più che trentennale carriera direttoriale e con la capacità di ricreare al pianoforte la policromia della tavolozza sonora orchestrale. Sul suo ritorno al pianoforte, il giornalista messicano Fernando Diez de Urdanivia disse: “Il direttore Enrique Bátiz ha deciso di recuperare il pianista Enrique Bátiz. Un recupero che contiene in se una sfida all’arduo studio indispensabile al virtuoso strumentale ma, allo stesso tempo, è una riconquista che consente di riunire tutti gli appezzamenti degli infiniti territori dell’arte musicale”.
Numerosi i premi ed i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, tra questi il Premio della Biennale d’Arte della Confederazione dei Professionisti dello Stato del Messico, il premio “José Martí” e la “Medaglia Aquila di Tlatelolco”, il premio internazionale “Mercurio d’Oro” a Roma, conferito per la prima volta ad un artista latinoamericano, e la Medaglia dell’ ”Ordine di Rio Branco” nella classe di benemerenza di Grand’Ufficiale, conferito dal Governo del Brasile. In quattro occasioni, nel 1971, 1981, 1983 e 1986, gli è stato conferito il premio annuale dell’Unione Messicana dei Cronisti del Teatro e della Musica.
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