L’attesissimo “La grande menzogna”, scritto e diretto da Claudio Fava e interpretato da David Coco, sarà in scena a “Teatri di Naso” domenica 27 ottobre: il giudice Paolo Borsellino racconta in prima persona la sua tragedia
Lo spettacolo, in abbonamento, è un apprezzato esempio di teatro sociale e politico e arriva nel Comune nebroideo dopo aver ottenuto un grande successo in tutta Italia. Interpretato da David Coco, mette in scena il “furto di verità” che l’Italia ha subìto su una vicenda ridotta ormai a un garbuglio di menzogne. La rassegna di drammaturgia contemporanea proseguirà il 17 novembre
Come si legge nelle note di regia di Fava, «“La grande menzogna” è il furto di verità che il Paese ha subìto sulla morte di Paolo Borsellino, ridotta ormai a un garbuglio di menzogne, finti testimoni, amnesie, sorrisi furbi, processi viziati, infiniti silenzi e sfacciate, sfacciatissime menzogne».
«Il testo – continuano le note – non porta in scena la narrazione minuziosa del depistaggio, perché non vuole essere un’operazione di teatro pedagogico della memoria: è anzitutto un’invettiva. E protagonista ne è lui, Borsellino: raccontato non più – come cento volte si è fatto – nell’agonia e nella morte, ma nella condizione risolta di chi non c’è più. E vuol riepilogare le cose accadute, con il divertito distacco di chi è ormai oltre e altrove. Un Borsellino picaresco, sfrontato, rabbioso, lucido, imprevedibile, mai mesto. La sua invettiva non ha come obiettivo mafie e manovali mafiosi, bensì noi. Il buon pubblico dei vivi, dei giusti, degli addolorati, dei falsi penitenti, degli irrimediabili distratti. Alla banalità del male, la voce del giudice sostituisce la banalità del bene, la sua ovvietà, il comodo rifugio di chi inventa eroi ed eroismi per non accorgersi che della verità viene fatto scialo sotto i suoi occhi. “In questo paese fa comodo a tutti pensare che
La rassegna, in scena nel Teatro Vittorio Alfieri, proseguirà poi il 17 novembre con “La locandiera, esprit de pomme de terre”, scritto e diretto da Andrea Saitta.
“Teatri di Naso” si avvale dell’organizzazione dell’associazione “Castello di Sancio Panza”, del sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, della direzione tecnica di Stefano Barbagallo e della grafica di Riccardo Bonaventura.
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