Nutrimenti Terrestri festeggia i suoi quarant’anni di attività con una rassegna teatrale dal titolo “il miglior tempo della nostra vita…”
Nutrimenti Terrestri festeggia il suo quarantennale. La Compagnia Teatrale messinese attiva su tutto il territorio nazionale e riconosciuta dal Ministero della Cultura spegne quaranta candeline e, per condividere con il suo pubblico questo traguardo, organizza una rassegna teatrale dal titolo “il miglior tempo della nostra vita”. “Alla ricerca di un titolo che celebrasse i nostri quarant’anni di lavoro sulle scene – afferma Maurizio Puglisi, tra i fondatori storici e attuale direttore artistico di NT – ci siamo imbattuti in una poesia di Vincenzo Cardarelli e vogliamo dedicare questo intenso verso poetico al tempo fruttuoso che è stato ed a quello ancor più bello che verrà”.
Per celebrare nel modo migliore questi quattro decenni di intensa attività, Nutrimenti Terrestri presenta la rassegna “il miglior tempo della nostra vita” con in programma quattro spettacoli che andranno in scena al Teatro Annibale Maria di Francia dal 29 ottobre al 24 novembre. Si partirà domenica 29 ottobre alle ore 18.00 con La Grande Menzogna, l’ultimo lavoro drammaturgico di Claudio Fava, una produzione Nutrimenti Terrestri che si sofferma sui fatti, le contraddizioni e i misteri che ruotano attorno al depistaggio Borsellino. La pièce indaga il clamoroso furto di verità subìto dall’Italia dopo la morte del giudice palermitano. In scena David Coco, eccellente attore siciliano che ha già lavorato più volte su testi teatrali di Fava, da “Il Mio Nome è Caino”, “Lavori in Corso” e “Il Giuramento”, tutti con la regia di Ninni Bruschetta, fino al più recente “Centoventisei” di Fava ed Abbate per la regia di Livia Gionfrida.
Venerdì 10 novembre alle 21 sarà la volta di Crisòtemi – Hikikomori ad Argo, su testo drammaturgico scritto da Francesco Randazzo, interpretato e diretto da Alessandra Fazzino, produzione Nutrimenti Terrestri in collaborazione con Spazio Franco Palermo. Personaggio chiave dello spettacolo è Crisòtemi, una delle figlie di Agamennone e Clitennestra, sorella di Elettra, di Ifigenìa e di Oreste. Di fatto, un personaggio minore della saga degli Atridi. Crisòtemi è la scomparsa, la dimenticata. Sfiorata dal racconto del mito, menzionata di sfuggita, praticamente cancellata. Lo spettacolo si districa tra il monologo interiore, sviluppato in un flusso di coscienza, il teatro fisico e il teatro di narrazione, dove l’interprete si fa portavoce di diversi personaggi, rappresentandoli e restituendoli al pubblico attraverso gli strumenti principali dell’attore: la voce e il corpo.
Venerdì 17 novembre alle 21, il terzo appuntamento della rassegna presenta Mario Incudine in “Parlami d’Amore” Quando la radio cantava la vita, spettacolo di Costanza Di Quattro per la regia di Pino Strabioli, una produzione Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con ASC Production e Teatro Donnafugata. Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio rese la musica un “affare” comune e condiviso. In questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia musicale, Mario Incudine sarà accompagnato al pianoforte e alla fisarmonica dal maestro Antonio Vasta.
La rassegna chiuderà venerdì 24 novembre alle 21 con “Beckett on Tourette” connubio creativo tra Lucilla Mininno regista e attrice e Giovanni La Fauci, artista contemporaneo, scenografo, costumista e musicista, protagonisti di uno spettacolo di semi-varietà tragi-comica sulle musiche di Giovanni La Fauci, Simone Di Blasi, Claudio La Rosa, Giovanni Brancati e le coreografie di Gaia Gemelli , in cui tutto si dipana sul filo della trasmissione Cosa è successo a un certo punto? ed in particolare “Cos’è successo al mondo dell’Arte, dagli anni ’80 ad oggi?”. Uno spettacolo continuamente interrotto, in cui le citazioni di Beckett, più attuali che mai, arrivano come pugni in faccia in mezzo alla tragicomicità del presente.
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