Teatro

TEATRO A MESSINA – Applausi lunghissimi per “Giuda” degli Esoscheletri

Al Teatro Vittorio Emanuele di Messina termina con un applauso lunghissimo, con una selva di “bravi” e con il pubblico che non vuole uscire il debutto di “Giuda, la cena” di EsosTheatre, il Teatro degli Esoscheletri di Sasà Neri. Le foto sono di Stefano Marino – Il Terzo Occhio

Con trentasei artisti in scena, tutti interpreti necessari, per più di due ore lo spettacolo fluisce da recitazione a danza, da canto a video, da storia a storia, avvolgendo gli spettatori fino al punto da metterli sul palco partecipi dell’ultima cena, e lì spesso in lacrime per la commozione.

Dietro le quinte, con Sasà Neri alla regia e drammaturgia, Agnese Carrubba alla direzione musicale (suoi tra l’altro gli arrangiamenti) e Claudia Bertuccelli alle coreografie (tutte inedite) con Margherita Frisone aiuto regia e Chiara Caravella assistente, e Danilo Auditore al service audio-luci.

Protagonista assoluto il tema del tradimento, reso attraverso il volto, le azioni e le parole del traditore per antonomasia, quel Giuda interpretato da Gabriele Casablanca che è capace di suscitare infine compassione e speciale tenerezza, figlio anch’egli, con Alessandra Borgosano e Nancy Catalano a rappresentare entrambe Cyborea, la madre, il dolore di madre che, appunto, non conosce tradimenti. Al loro fianco, Gianluca Minissale, un Gesù uomo e figlio dell’uomo, incompreso e isolato, caduto ed etereo, e il Pilato di Luciano Accordi, che tocca le innumerevoli sfumature del personaggio di Bulgakof, la Maddalena in tacchi impossibili e sofferenze inaudite di Alice Ingegneri, che apre e chiude lo spettacolo, donna perduta e salvata, e ancora il Kaifa malvagio senza sua colpa di Michele Espro, Mario Sturniolo, un Barabba che parla con la voce della Cura di Battiato, il Pietro disperato e confuso di Leonardo Mercadante, l’Ammazzatopi di Jeff Anderson, le tre versioni di Maria, Enrica La Rosa, Cristina Dainotti e Claudia Aragona, a indicare l’infinitezza dell’amore, Giacomo Cimino (Tommaso), Roberto Tomasello (Giovanni), Giorgio Galipò (Filippo), Margherita Frisone (Salomé) e Marea Mammano (Erodiade), Elisa Vetrano (Sara), Giandomenico Arnao (Andrea), Marco Blandina (Matteo), Salvatore La Spada, Federica Sidoti e Riccardo Ingneri (l’uno a rappresentare il tempo con il suo continuo scandire parole al microfono, l’altra a rappresentare lo specchio del tempo, con il suo continuo muoversi sul palcoscenico, l’ultimo a battere con il basso lo scorrere del tempo), Smeralda De Luca (Giuditta), Noel Spinella e Giuseppe Lo Presti (Giacomo e Giacomo min), Simone Siclari (Simone), Giulia Alesci (Rebecca), Marina Barbera (Dalila), Diana Borgia (Ada), Alice Camardella (Rachele), Gabriella Giachina (Lia), Martina La Rosa (Marta di Betania), Ninenna Napoli (Bartolomeo), Viviana Romano (Ruth).

Tra i brani che compongono il copione, stralci del Gesù di Nazareth di Zeffirelli, de “Il Figlio dell’uomo” di Gibran, da “La buona novella” di De Andrè e molti testi inediti, scritti dagli stessi Esoscheletri. Nella colonna musicale da Dalla a Battisti, da Kate Bush ai Carmina Burana fino ad un brano senza titolo scritto dallo stesso Neri.

 

 

altro:

ESOSTHEATRE, IL TEATRO DEGLI ESOSCHELETRI

Format

EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri è teatro performativo di ricerca.

E’ basato sul format teatrale “Esoscheletri”, ideato e sviluppato dal regista Sasà Neri.

Gli “Esoscheletri” sono performer che recitano, cantano, danzano e suonano a contatto diretto con gli spettatori. Interpretando contemporaneamente un personaggio e un “io” di riferimento. I costumi di scena e il make up sono realizzati dagli stessi artisti come esito di un percorso di consapevolezza e creatività.

Le performance EsosTheatre trattano tematiche ampie e scelgono sempre un punto di vista inusuale. I copioni sono miscellanee di testi inediti, classici della drammaturgia, canzoni e cronaca. Spesso gli “Esoscheletri” usano lingue arcaiche mescolate all’italiano e all’inglese. I loro mash up inglobano, tra l’altro, musica etnica, pop music, jazz.

L’obiettivo è indagare l’essere umano grazie all’evocazione e alla suggestione.

Lo slogan di EsosTheatre è: noi siamo il tuo racconto.

La frase-chiave è: non si va a vedere una performance EsosTheatre, si va a viverla.

In EsosTheatre Agnese Carrubba firma la direzione musicale, Claudia Bertuccelli firma le coreografie, Sasà Neri firma regia e drammaturgia.

EsosTheatre ha sede a Messina (Italia), dove è nato nel 2011.

ESOSTHEATRE, IL TEATRO DEGLI ESOSCHELETRI

Riepilogo spettacoli e abstract recensioni

Messina – 2011: Esoscheletri  (25/06, Teatro Cristo Re, Messina). 2012: Esos 3.9  (11-12/02, Magazzini del Sale, Messina) Il Drago. The black rock comedy  (12/12, Teatro Savio, Messina) 2013: Il Figlio dell’Uomo  (13/03, Teatro Savio, Messina). 2014: Mothers’Colors  (23/02, Nur Bar, Roma) con la pittrice Solveig Cogliani e tavola rotonda con (tra gli altri) Riccardo Masetti (Università Cattolica, Istituto di Semeiotica chirurgica, Unità di chirurgia senologica dell’Ospedale Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma) • Il Gioco (6/08, Castello di Milazzo, stagione Comune di Milazzo – 9/08, Antico Mercato di Ortigia, Siracusa). 2015: Controluce. I suoni dell’ombra  (I/02, Teatro Annibale, rassegna Atto Unico, Messina – 13/02, Teatro Trifiletti, stagione Comune di Milazzo). Antigone  (25/07, Giardino Corallo Messina, rassegna Teatro Insieme Estate). Creonte. The black rock tragedy  (12/12, Sala Laudamo, fuori abbonamento stagione Vittorio Emanuele Messina). 2016:Il Gioco 2 (11/09, Castello di Milazzo, DragonFest)The Line, Le menzogne dei padri (14/10, Teatro Annibale, Messina – spettacolo inaugurale de “La Stagione della Luna”).Mc2 Mothers’Colors2 (07/12, Museo delle Trame Mediterranee, Gibellina – performance teatrale-pittorica h12 con Solveig Cogliani, promossa da Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con Fondazione Orestiadi

 

 

HANNO DETTO DI ESOSTHEATRE

“… una performance «esagerata» di 40 attori che, in 12 ore non stop di musiche, danze, letture e recitazione di testi classici e storie di cronaca, ha tentato (riuscendoci) di centrare un obiettivo, diciamo così, semplice semplice, e cioè «indagare l’essere umano» attraverso una performance di teatro totale …” (Carlo Vulpio – Corriere della Sera)

“… occasione per riagganciare la vita nella sua forma più bella ed espressiva, quella dell’arte …” (Enzo Cappucci – Rai News 24)

“… dinamico ed estremamente erotico …” (Giuseppina Borghese – Gazzetta del Sud)

“…Teatro d’emozione … drammaturgia sperimentale di grande suggestione scenica e intimista allo stesso tempo …” (Mariza D’Anna – La Sicilia)

“… una sorta di trance in cui il tempo e il mondo si fermano …” (La Repubblica Palermo.it)

“… un effettivo momento di comunione fra pubblico e maschera …” (Luca Scaffidi Militone – Scomunicando)

“… Era come stare in riva al mare ad ascoltare un canto non udito, tra le confluenze dei giorni e le infiorescenze delle notti per svelare il disinganno …” (Roberto Cristiano – Progetto Italia News)

Redazione Scomunicando.it

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