Assemblea del teatro “Pinelli”
Ieri dopo una giornata di mobilitazione antifascista abbiamo occupato i locali dell’ex teatro in fiera di Messina. Abbiamo voluto intitolare questo nuovo spazio a Pinelli nell’anniversario del suicidio (di stato) avvenuto dentro la questura di Milano nel ’69 in una delle fasi più conflittuali e importanti della storia del nostro paese. Con questa azione sentiamo di continuare un percorso di mobilitazione che coinvolge, seppur in forme diverse, gran parte della città. L’urgenza che ci ha spinto ad agire si sta diffondendo in tutto il paese con risultati propositivi, nuove pratiche costituenti, spazi aperti, a partire proprio dai teatri.
Questa occupazione ha l’obbiettivo di restituire alla città un bene fondamentale per la crescita civile e culturale della comunità e che invece da decenni abbandonato nel più totale degrado.
Avremmo voluto donare un nuovo teatro, ma abbiamo scoperto un cratere: al posto della platea un cumulo di macerie, emblema dello smottamento culturale e civile che ha investito questa città negli ultimi vent’anni. Un teatro che adesso è simbolo del fallimento assoluto di un’intera classe dirigente che a fronte di mega progetti sponsorizzati da soggetti privati (o da soggetti pubblici subalterni a interessi privati) non ha avuto cura di un bene pubblico così prezioso. Non solo il teatro: l’intero plesso fieristico?oltre 30 mila metri quadri sottratti alla collettività.
Un’assemblea cittadina composta da oltre duecento cittadini nel pomeriggio ha rivendicato le ragioni di questa azione: gli spazi della Fiera devono essere accessibili, comuni, svincolati da ogni logica legata al profitto e al mercato. I soggetti formalmente pubblici che hanno privato la citt? di questi spazi non hanno la credibilità per proporre alcunchè, nè il compito puù essere delegato a una commissione composta in prevalenza da soggetti privati con interessi speculativi. Ci prendiamo il tempo necessario per un confronto reale tra cittadini, lavoratori dello spettacolo, movimenti.
Domani alle 18,00 al padiglione 7 si terrà una nuova assemblea cittadina, nel frattempo negli spazi agibili del teatro sono in corso concerti, performance, prove aperte, djset, assemblee permanenti.
Assemblea del teatro “Pinelli”
SINISTRA E LIBERTA’ MESSINA
Un plauso ed un grazie ai giovani messinesi che ieri con l’occupazione pacifica e festosa di quel che rimane del Teatro in Fiera, hanno voluto dire basta ad una storia che si trascina da ormai diciassette lunghi anni, anni in cui il solito, stucchevole balletto dello scarico di responsabilità ha ridotto in rovina, mandato in malora uno spazio artistico culturale della città che era stato un vanto, un fiore all’occhiello della nostra comunità e che, al pari di altri spazi perduti, ingrossano il lungo e triste elenco dei luoghi chiusi e dimenticati di una città che sembra aver smarrito la propria nobile e gloriosa storia. Siamo solidali, partecipi e sosteniamo questa azione.
Per troppo tempo abbiamo sopportato di vedere calpestate la nostra storia e abbandonati i siti in cui si dispiegavano le espressioni artistiche. Una classe politico amministrativa ignorante e becera, quando non infingarda e gaglioffa ha compresso, svilito, mortificato la vita, la gioia e la creatività dei cittadini. Ben venga quindi l’occupazione di questi giovani e non, di movimenti, associazioni, artisti che riportano al centro dell’attenzione questa antica ma ancora aperta ferita, questo vecchio ma non per questo dimenticato vulnus inferto alla città.
Non ci stupisce l’assenza delle istituzioni, cui siamo tristemente abituati, né ci stupisce, in positivo, la presenza e l’intervento del Presidente della Circoscrizione in cui insiste il Teatro, la cui presenza testimonia come le Istituzioni possano e debbano essere presenti a fianco dei cittadini nelle giuste, sacrosante battaglie per la riconquista di spazi di vivibilità.
Ci auguriamo che questa vicenda del Teatro in Fiera diventi un simbolo della rinascita della città e per questo pensiamo che si debbano allargare i confini della partecipazione, il Teatro in Fiera sia la battaglia di tutti i messinesi, la si continui a seguire con un presidio permanente non solo fisico, si vigili per evitare che qualcuno cerchi di strumentalizzarla, convinti come siamo che la riapertura di questo teatro debba essere una conquista di civiltà e democrazia della città tutta e non di una parte politica.
Il Coordinatore Circolo Città di Messina, Elio Morabito
Il Responsabile Regionale Beni Comuni, Andrea Carbone
RIFONDAZIONE COMUNISTA MESSINA
Solidarietà ai ragazzi impegnati nell’occupazione del teatro in fiera
La Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà e vicinanza ai ragazzi che, dalla fine del corteo antifascista, stanno occupando in queste ore il “teatro in fiera”, in disuso da circa venti anni, rendendolo un posto vivo, allegro, partecipato. Il Teatro in fiera rappresenta la privazione e l’incuria in cui la Città di Messina vive ormai da troppi anni; i ragazzi che oggi hanno prima sfilato contro la manifestazione dei neofascisti stanno cercando di riscattare questo luogo per restituirlo alla collettività intera, stanno andando nella giusta direzione: quella del primato dello spazio pubblico, autogestito, libero sulla privatizzazione degli spazi e della cultura, della passivizzazione intellettuale. Oggi a Messina non solo si è affermata l’importanza della lotta contro il fascismo e di un sostanza politica fondata sull’odio e sul disprezzo
del diverso, ma si è messo in campo un agire che nella pratica dimostra un radicale, alternativo modo di fare politica. A chi ora è impegnato nell’impresa di far rivivere un pezzo importante di Città, va il nostro pieno sostegno.
Segreteria Provinciale PRC Messina
Nota Garofalo su occupazione Teatro in Fiera
“I teatri non vanno mai demoliti perché non verranno ricostruiti”. Condivido il pensiero espresso in questo slogan dai ragazzi che da sabato occupano il “Teatro in Fiera” e condivido, lo spirito che sta dietro a questa occupazione: la voglia di partecipare, di fare ascoltare la propria voce e non di restare meri spettatori.
Nel 2007, in qualità di Presidente dell’Autorità Portuale, ritenni doveroso bandire un concorso di progettazione per restituire alla città l’area della Fiera.
Le linee guida del piano prevedevano non solo il recupero del Teatro ma anche del padiglione adiacente che avrebbe dovuto essere “riservato” all’arte in generale ed agli artisti messinesi in particolare, che avrebbero trovato lì uno spazio nel quale potersi esprimere…esattamente quello che rivendicano oggi!
Tra gli obiettivi del piano particolareggiato, elaborato con la consulenza dell’architetto Franco Cardullo, c’era infatti quello di “Dotare la città di servizi e strutture per il tempo libero, in dimensioni tali da soddisfare la domanda a livello territoriale”.
Si pensava anche di creare un “Centro delle discipline dello spettacolo (musica, teatro, danza, cinema) con annessa sala per 250/300 posti magari collegata con il Conservatorio Musicale di Messina, con le scuole di danza private, con i teatri della città”.
Il bando per la ristrutturazione del teatro, come ricordato in questi giorni, venne aggiudicato dal team Marino/Mannino…ma i carotaggi che rappresentavano il presupposto affinché dalla fase progettuale si passasse a quella operativa, non sono stati mai effettuati.
Sono certo che a distanza di 5 anni da allora e di 17 da quando il teatro ha chiuso battenti si possa bene sperare nell’attuale Presidente dell’Autorità Portuale De Simone affinché attui quello che per troppi anni è restato lettera morta.
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