In pochi, francamente, si sarebbero aspettati un risultato di parità al termine dei primi due singolari tra Italia e Ucraina, andati in scena sulla terra rossa indoor del Lauretana Forum di Biella gremito in ogni ordine di posto (5000 posti): a tradire in questa circostanza non è stata la debuttante Sara Errani, ma proprio l’ex regina del Roland Garros del 2010 Francesca Schiavone, surclassata in poco più di sessanta minuti di gioco dalla giovanissima Lesia Tsurenko, numero 121 del ranking.
Chi voleva una prova della condizione di forma della bolognese Sara Errani, chi dubitava dei reali meriti che l’avevano spinta poco più di una settimana fa ai quarti dello Slam australiano è stato indiscutibilmente accontentato. La Sara fin dai primi scambi ha dimostrato di essere atleticamente tonicissima avere grande fiducia nelle sue qualità, sicura e decisa su ogni colpo, quasi le fatiche del viaggio transoceanico non l’avessero nemmeno solleticata. In appena 74 minuti di gioco ha stritolato la numero la numero 4 azzurra – al momento forse solo secondo il ranking Wta- ha condotto la sfida sin dal primo 15, nel singolare di apertura contro la numero uno Kateryna Bondarenko, n. 89 delle classifiche Wta, rifilandole un eloquente 6–2 6–3. Ad onoro del vero, però, bisogna rimarcare anche che si poteva commettere una grossa ingenuità di pensare che questa partita fosse stata abbordabile. La minore delle Bondarenko è una giocatrice che comunque deve essere prima controllata, poi sovrastata per sbriciolarne ogni certezza. Così ha fatto anche la 24enne tennista bolognese: attenta, ordinata, scrupolosa sin dalla prima giocata, consapevole dell’importanza di portarsi subito avanti con il punteggio.
Un break iniziale da parte dell’azzurra, poi una cavalcata fino al 6–2 in 33 minuti. Ma non senza lottare. Sfidando a braccio di ferro l’avversaria, specie di rovescio, variando le altezze con il diritto e aggredendo ogni qual volta ne aveva la possibilità, anche con discese a rete. Molto simile il secondo set. Sara si porta 4 a 2, soffre un paio di game ma comunque avanza: 5–3, 6–3.
Match da dimenticare, invece, quello della tennista milanese Francesca Schiavone, praticamente mai in partita. Primo set senza storia con la Tsurenko, numero 121 del ranking Wta, che è partita con un devastante cinque a zero e chiudere senza alcun affanno sul punteggio di 6–1. Nella seconda partita la milanese ha avuto una fiammata sotto 2–1 quando ha avuto una palla del 2–2, poi però ha ceduto nel finale lasciando via libera alla rivale che ha centrato il secondo break nel settimo game per poi chiudere 6–2 dopo un’ora e 11 minuti. Un crollo, quello della Leonessa, inatteso e imprevedibile, che lascia in sospeso l’esito dell’incontro.
A favore dell’Italia di Corrado Barazzutti, oltre il maggior tasso tecnico, anche la cabala: nei tre precedenti confronti con la nazionale dell’Est, le azzurre non hanno mai perso; l’ultima sfida si è giocata nel 2010, sempre al primo turno, a Kharkiv. L’Italia, vincitrice della competizione nel 2006, 2009 e 2010, è stata inserita tra le quattro teste di serie insieme a Russia, Repubblica Ceca e Belgio.
Si riparte questo pomeriggio con inizio alle ore 15,00 con la seconda e ultima giornata che decreterà la vincitrice: apriranno le danze Francesca Schiavone–Kateryna Bondarenko, poi Sara Errani–Lesia Tsurenko. A chiudere il doppio: Vinci/Errani contro Savchuk/Beygelzimer.
In casa azzurra c’è comunque grande fiducia soprattutto per il “magic– moment” di Sara Errani, che ha ripagato alla grande la fiducia del capitano Corrado Brazzutti per sostituire Flavia Pennetta, in recupero dalla lombosciatalgia. Due break per set e avversaria mai in partita. La palla corta con cui ha raggiunto il match–point è stata la perla con cui ha impreziosito la sua prova, un perfetto seguito della strepitosa avventura degli Australian Open. Sara Errani dopo la bella vittoria sull’ucraina è raggiante: “Ho servito bene, cosa positiva. Dovevo stare concentrata, soprattutto perché ogni tanto faceva punti pazzeschi, altre volte errori banali. Il fattore campo mi ha aiutato e la fiducia in questo periodo è tanta: mi sento bene e spero di migliorare sempre, giorno dopo giorno. Giocare con la maglia azzurra è una gioia”.
La 24enne atleta bolognese, che ha raggiunto i quarti agli Australian Open, svela il ‘segreto’ delle sue ultime buone prestazioni: di recente ha cambiato racchetta: “Mi sta aiutando in un modo pazzesco: diritto e servizio in modo particolare. Mi da sicurezza e più forza nei colpi. Spingo di più e di conseguenza faccio male. Rispetto a quella precedente è un centimetro più lunga. Volevo prenderne una così per avere un piccolo aiuto e mi sono trovata a mio agio fin dai primi colpi. E’ anche leggermente più pesante”.
Il tecnico azzurro Corrado Barazzutti è lapalissiano: “Non nego che speravo di essere sul 2-0 dopo i primi due singolari, ma gli imprevisti fanno parte del gioco. Siamo ancora favoriti, anche dalle sconfitte si impara a crescere”. Oggi è la giornata decisiva per raggiungere le semifinali.
Saverio Albanese
domenica 5 febbraio (diretta su Rai Sport2 dalle ore 15)
HEAD TO HEAD SINGOLARI
Schiavone – Tsurenko 0–1
Errani– Bondarenko K. 3–2
Errani– Tsurenko
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PRECEDENTI
1997, Bari, Round Robin
2008, Olbia, Play-Off WG
2010, Kharkiv, Quarti di finale
Bondarenko A b. Schiavone 61 64
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