Londra– In questo secondo turno del torneo maschile il match più intenso ed emozionante si è giocato sul Centre Court coperto dal tetto, visto che anche questa quarta giornata dello Slam londinese è stata disturbata dai classici “showers” (tre le interruzioni per la pioggia), tra lo svedese Robin Soderling che affrontava l’australiano Lleyton Hewitt che, per un paio di ore, è tornato d’incanto il giocatore di qualche anno fa, quello capace gli US Open 2001 e Wimbledon 2002.
Lo svedese, favorito numero cinque dei Championships, ha dovuto rimontare due set di svantaggio contro il trentenne australiano, ex numero uno precipitato al numero 130 del ranking mondiale anche a causa di un infortunio dietro l’altro.
Lo ha però accontentato l’australiano di Adelaide: Lleyton al ritiro proprio non ci pensa, nonostante i problemi fisici e una classifica in caduta libera. Lo ha confermato in conferenza stampa dopo il match: “Non so davvero cosa mi dà ancora motivazioni– conferma Hewitt– ma adoro la competizione. A questo punto della mia carriera è per match come quello contro Soderling che continuo a giocare a tennis. Certo è duro perdere così, ma colpivo e sentivo bene la palla, se gioco così posso prendermi ancora qualche soddisfazione…”.
Sempre nel tabellone maschile prosegue la marcia immacolata di un altro dei favoriti, Novak Djokovic, favorito numero due: un tranquillo 6–3/ 6–4/ 6–2/ al sudafricano Kevin Anderson.
Nole crede fermamente nelle sue chance di vittoria quest’anno dopo le due semifinali nel 2007 e nel 2010. “Mentalmente ho avuto un approccio differente rispetto agli anni passati –dichiara Djokovic– la mia fiducia è moto alta, credo in me stesso e nel mio tennis, so che sono uno dei più forti e che posso battere chiunque”.
Tutto facile anche per lo svizzero Roger Federer, vincitore di sei edizioni sui campi erbosi londinesi, nonché numero tre del seeding che fa scorrere i titoli di coda nel match contro il francese Adrian Mannarino in meno di un’ora e mezza sul Centre Court sempre coperto dal tetto, col punteggio finale di 6–2/ 6–3/ 6–2/. In pratica anche a Wimbledon sessione serale di gioco, visto che il match è finito intorno alle 21.30 locali.
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