Ieri sera dopo le 23.30 al campetto di c.da Torrazza un’autentica squadra di giovanissimi ha pensato bene di sfondare a calci la porta del prefabbricato – a limite della struttura – e sono entrati nel deposito.
Un episodio non isolato che necessita un’analisi approfondita che spazia dall’idea di poter vandalizzare un “bene comune” che alberga nella testa di dodicenni, al danno economico, a carico, della comunità, per poi ripristinare i luoghi.
Non sarebbe male, si legge nei commenti sull’accaduto pubblicati dai residenti del luogo stamani, dell’opportunità di installare luci adeguati e videosorveglianza che potrebbero far giungere, in futuro, ad individuare i responsabili. E c’è chi scrive anche: “Possiamo lamentarci che il paese offra poco ma il problema siamo noi che non abbiamo la cultura del bene pubblico e del rispetto altrui. Facciamo tutti un po’ di autocritica.”
Nino Vitale nominato Commissario della Sezione della Democrazia Cristiana. La nota del Segretario provinciale del…
il genio silenzioso che ha ridefinito l’eleganza (altro…)
Patti non cresce, non si rilancia, non sogna più. A dirlo senza mezzi termini è…
Dal convegno promosso da Quater Srl la certezza: nessuna proroga, i progetti vanno chiusi entro…
E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…
TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri