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TINDARI FESTIVAL – conversazioni con Luca Pincini

é ancora di scena l’ eccellenza al Teatro Greco di Tindari: Luca Pincini , violoncellista  e compositore internazionale, si esibirà per la prima volta all’interno di uno spettacolo straordinario in cui musica e prosa si uniscono armoniosamente, EDIPO/ANTIGONE che vedrà anche EDOARDO SIRAVO E VANESSA GRAVINA PER LA REGIA DI ANTONIO SILVIA.

“Quando  mi hanno chiesto  di scrivere la musica di  Edipo, insieme  a Gilda (ndr. Buttà) abbiamo subito  pensato di affidare alle possibilità  arcaiche del violoncello le  sonorità di questa drammaturgia.- dice Pincini- Abbiamo scelto di presentare, in una sorta di anticipazione assoluta  parte di un progetto che mi riguarda personalmente e che è in via di conclusione, frutto di  sperimentazione  e di ricerca, l’utilizzo elettronico del violoncello, con la collaborazione proprio per la  parte elettronica di Gianluca Cangemi e Luca Rinaudo.

L’incontro con il regista Antonio Silvia e della sua visione  del dramma mi ha ancor di più convinto che la strada interpretativa fosse quella giusta.”

Luca ha una carica eccezionale: è solare, propositivo, con una capacità di ascolto e di simbiosi con i suoni della nostra terra da sembrarne figlio naturale

“Sono felice di partire da così lontano: come prima esperienza teatrale, scrivere musica per una tragedia classica è esaltante. Mi piacerebbe avere la maschera di Sofocle per amplificare, in acustico, il suono del mio violoncello.

Dopo aver girato tutto il mondo e i migliori teatri, gli chiediamo cosa ne pensa dei teatri antichi e di Tindari

“I teatri antichi mi trasmettono  una sensazione speciale: sono evocativi in modo ancestrale..li conosco quasi tutti, qui in Sicilia, e Tindari è da togliere il fiato per questa  straordinaria apertura scenica e l’ impatto acustico. Lo strumento ha un corpo sonoro che raramente ho riscontrato in altri luoghi”

Chiediamo ancora del suo momento artistico e del panorama musicale  dei nuovi autori:”é il momento della mia carriera che definirei liberatorio, la composizione riflette se stessi , senza dover seguire le regole dell’esecuzione.

I nuovi autori cercano sempre più una raffinata fusione dei generi”

Ride bonariamente e ritorna a parlare di questo spettacolo il cui debutto è giorno 14 Agosto alle ore 21.30 al teatro greco:”Come tutte le cose,  le cose belle nascono perchè sono inevitabili e non puoi farci nulla: è la fatalità del mito classico!

Ringrazio il prof Amoroso e Antonio Silvia per questa opportunità.

Sono Felice di contribuire come già questo inverno per la riapertura del teatro Beniamimo Joppolo, alla nuova primavera culturale pattese tanto voluta dal Sindaco Mauro Aquino e dalla sua giovane direttrice Artistica, Anna Ricciardi .

msm

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