A 70 anni dall’inizio della ricerca scientifica, archeologi, studiosi, docenti e ricercatori ripercorreranno la storia dell’area archeologica di Tindari dall’età borbonica all’istituzione del Parco
“Tyndaris settant’anni dopo. Ricerche e studi sulla piccola Pompei della costa settentrionale siciliana”. Titola così l’importante convegno scientifico in programma il 6 e il 7 dicembre prossimi nella sala conferenze della Basilica Maria SS. del Tindari. Al centro dei lavori l’archeologia dell’antica Tyndaris dall’età borbonica all’istituzione del Parco archeologico (2019), con particolare attenzione all’impianto della città antica, ai suoi monumenti pubblici e alle abitazioni private, alla cultura figurativa e a quella materiale.
Mercoledì 6 dicembre (ore 9.15) apriranno i lavori del convegno la direttrice del Parco archeologico di Tindari Anna Maria Piccione, il soprintendente ai Beni culturali di Messina Mirella Vinci e Giuseppe Parello, dirigente del Servizio “Gestione Parchi e Siti Unesco” del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Durante la prima giornata si farà il punto sulla storia degli studi per poi continuare con l’archeologia della città, dalle cinte murarie all’impianto urbano, dalle aree civiche ai monumenti. La seconda sessione, in programma giovedì 7 dicembre a partire dalle ore 9.00, sarà invece incentrata sulla cultura figurativa e materiale dell’antica Tyndaris, nonché sulla produzione monetaria della città.
Nel corso del convegno spazio anche ad alcuni interessanti confronti con il mondo campano (con particolare riferimento a Pompei) e ad una disamina delle novità storico-archeologiche emerse sul territorio grazie alle recenti campagne di scavo. In programma anche un intervento dell’archeologo Massimo Osanna, già direttore generale dell’area archeologica di Pompei e attuale direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, che presenterà una relazione dal titolo “Pompei. Nuove ricerche sulla città ellenistica”.
«L’auspicio – riferisce la direttrice del Parco Archeologico di Tindari – è che questo speciale evento scientifico, organizzato in collaborazione e in sinergia col Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e col Dipartimento Cultura e Società dell’Università di Palermo, rappresenti un punto di partenza e non di arrivo, e che possa declinare gli obiettivi istituzionali del Parco in senso culturale, con ampie e positive ricadute in materia di promozione e conoscenza del territorio e dei siti archeologici gestiti». «Con questa iniziativa – è il commento delle archeologhe e docenti Rosina Leone ed Elisa Chiara Portale – abbiamo voluto evidenziare l’importanza del sito dell’antica Tyndaris e creare un’occasione di confronto scientifico per valorizzare le nuove scoperte e le recenti ricerche, a cui negli anni hanno contribuito parecchi studiosi».
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