Ecco le dichiarazioni del sindaco di Patti e la nota del direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie, di Milazzo e Patti, Umberto Spigo.
Dopo le affermazioni di alcuni esponenti dell’opposizione ho immediatamente chiesto chiarimenti agli uffici, anche se ero certo che non vi era nulla di preoccupante che potesse minacciare la salute delle persone. Esternazioni quelle fatte in Consiglio Comunale e poi alla stampa, che hanno generato solamente un inutile allarmismo e causato un danno alle attività commerciali di Locanda e Tindari.
Per quel che compete il Comune la disinfestazione nella frazione Tindari, come in tutte le altre zone della Città, è stata già effettuata. Certamente se questo intervento preventivo fosse stato realizzato mesi prima dalla precedente amministrazione Comunale, nella quale tra l’altro vi era un componente della Giunta residente proprio a Tindari, oggi non vi si sarebbero presentati altri tipi di emergenze come quello, per esempio, delle zanzare.
Per quel che riguarda l’area archeologica, invece, la cui pulizia compete al Parco Archeologico delle Isole Eolie, di Milazzo e Patti, di seguito riporto una nota che lo stesso direttore del Parco, Umberto Spigo, ha inviato al Comune circa il problema delle zecche nella zona archeologica di Tindari.
In effetti – scrive il direttore Spigo – sia in quest’area sia negli edifici contigui (Antiquarium, Uffici ecc) successivamente ai due cicli di disinfestazione non è stata segnalata dal personale del Parco né, a quanto consta dai visitatori, la presenza di parassiti e insetti molesti.
La ricomparsa di zecche è stata invece riscontrata di recente nell’area nord – occidentale, lungo il decumano centrale (Scavo POR 2003-2004) e in contrada Cercadenari, dove piuttosto densa era la vegetazione spontanea (nella quale più facilmente trovano ricetto le zecche ed altri animali molesti) ed è stato possibile effettuare un intervento esteso e sistematico di scerbatura manuale solo nelle scorse settimane, nell’ambito della perizia annuale di diserbo e pulizia già da alcuni mesi richiesta dal Parco al competente Assessorato Beni Culturali ed Identità Siciliana, avviata tempestivamente alla fine del mese scorso non appena avuta comunicazione dell’avvenuto finanziamento.
Contestualmente al completamento delle operazioni di diserbo, – prosegue Spigo -, la direzione del Parco ha già programmato per il 4 agosto (domani) un terzo ”ciclo” di disinfestazione che investirà di nuovo l’intera area: intervento che era in ogni caso previsto poiché le disinfestazioni su ampio raggio per essere realmente efficaci nel medio-lungo periodo devono venir ripetute ciclicamente.
Poiché – ha concluso il direttore del Parco – in tale occasione la zona archeologica dovrà, come prescritto, venir cautelativamente chiusa al pubblico per almeno 24 ore, l’intervento non potrà comunque essere effettuato prima del 4 agosto data la concomitanza con la rappresentazione al Teatro greco di alcuni spettacoli già programmati”.
Patti, 3 agosto 2011
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