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TINDARI – Sta sera di scena il teatro di impegno civile con Giuseppe Ayala

Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Teatro Antico di Tindari per l’unita tappa siciliana del musicista Giovanni Allevi. Stasera in scena il teatro di impegno civile: “Chi ha paura muore ogni giorno”: tutta la verità del magistrato Giuseppe Ayala sugli anni del pool antimafia e sulle stragi che costarono la vita a Giovanni Falcone ed a Paolo Borsellino.
Jeans, maglietta a maniche corte, la chioma che da sempre lo contraddistingue ed, ai piedi, le mitiche All Stars. L’esempio vivente nel 2010 di quanto “l’apparenza a volte inganni” ieri sera non ha deluso le aspettative del  pubblico accorso a Tindari per assistere all’unica tappa siciliana del suo tour. Giovanni Allevi, il fenomeno che ha il merito indiscusso di aver fatto avvicinare alla musica classica i giovani di tutta Italia incanta. Lo fa con una bravura fuori discussione e con la semplicità disarmante e vera che lo fa adorare dal pubblico. Sul palco regala se stesso: i brani che l’hanno fatto innamorare della musica classica e sui quali si è formato: Bach, Wagner e Chopin, ma poi, per oltre un’ora e un quarto di concerto, porta soprattutto le sue composizioni da “ciprea” a “ti scrivo”; da “Monolocale 7 e 30” scritto e pensato nel suo monolocale di Milano dove a 28 anni si era trasferito in cerca di quella fortuna che poi, senza ombra di dubbio, ha trovato, a  “l’orologio degli dei” che scandisce, a suon di note, il passaggio dall’eternità alla vita, segnato dal nostro primo respiro.
E ancora le bellissima “back to life” e “Piano karate”, brano quest’ultimo che esegue magistralmente dopo avere spiegato al pubblico, rapito e muto, che “la bellezza del karate sta nel fatto che non è importante vincere o perdere ma, attraverso il combattimento, prendere coscienza dei propri limiti e dei propri punti di forza”. Snocciola uno dopo l’altro 18 brani. Uno su tutti è la “prova provata” della sua straordinaria sensibilità umana e commuove i 1500 spettatori del teatro di Tindari: è “meditazione per sola mano destra” scritta per una sua collega pianista che gli aveva raccontato per mail la sua disperazione per avere perso, a causa di un incidente, l’uso della mano sinistra.
E stasera in programma al teatro antico di Tindari un altro appuntamento da non perdere. Uno spettacolo che il direttore artistico della Rassegna ha fortemente voluto in questo cartellone: “Chi ha paura muore ogni giorno” tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Ayala. Sul palco, per quella che lui stesso definisce “una narrazione”, salirà l’ex magistrato del pool antimafia. Coadiuvato da musiche originali e dalla proiezione di filmati storici, racconterà  la sua verità sugli anni delle stragi ma anche del suo rapporto personale con Falcone e Borsellino e del loro legame rafforzato dal lavorare fianco a fianco, dai loro viaggi e dalle serate passate insieme.
Parlerà del maxiprocesso del quale fu pubblico ministero e che porterà alla storica sentenza del 16 dicembre del 1987. Una sentenza che segnò una svolta fondamentale nella lotta alla mafia e non solo per i  2.665 anni di condanne comminate a 360 colpevoli, senza includere gli ergastoli ai 19 boss principali, ma soprattutto perché, come evidenziato dallo stesso Ayala nel coso della tavola rotonda che si è tenuta a Patti qualche giorno fa, “per la prima volta, grazie a quella sentenza, la MAFIA- non era più un oggetto misterioso. In quelle 800 pagine c’era tutto quello che occorreva sapere”. Durante l’ultima sezione dello spettacolo poi, il pubblico diventerà protagonista. Ayala scenderà in platea e risponderà alle domande, tutte, del pubblico presente e spiegherà perché “Il pool non venne fermato da Cosa Nostra ma dal 1998 è stato disgregato da pezzi delle Istituzioni”.

Gli altri appuntamenti:

•    Il 12 agosto: direttamente da Zelig i “Comici di classe”: Labati, Magone, Verduci e Kalabrugovic.
•    Il 16 agosto: Fiorella Mannoia.
•    Il 21 agosto:  Nicola Piovani.

Per informazioni su biglietti e date:090/343818  –  0941/246318 – 340/6229408

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