Successivamente all’intervento degli agenti, gli esemplari, che si presentavano fortunatamente ancora in vita, anche se alcuni con la conchiglia irrimediabilmente rovinata, sono stati consegnati al personale dell’Area Marina Protetta che ha provveduto, con il supporto del CNR-IAMC di Oristano, a riconoscerne la specie e rimettere gli individui nell’ambiente naturale.
Oltre ad essere un’attività illegale, la raccolta di organismi come le patelle presenta alcune criticità di particolare rilievo.
Al genere Patella appartengono diverse specie, difficilmente riconoscibili per un occhio non esperto: tra queste è presente la Patella ferruginea, l’invertebrato marino più a rischio di estinzione di tutto il Mediterraneo occidentale, a causa del prelievo da parte dell’uomo, del degrado degli habitat e della bassa fecondità e capacità dispersiva della specie.
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