L’Assessore Alberto Samonà: “La riqualificazione dei siti archeologici è motore di crescita per i territori in cui si trovano”
Il Parco archeologico di Tindari ha affidato i lavori di scavo e conservazione della necropoli ellenistica di Abakainon che si trova nel comune montano di Tripi (ME), in contrada Cardusa.
“Continua senza sosta l’opera di recupero, conservazione e fruizione dei siti che si trovano nell’area del Parco archeologico di Tindari. Gli interventi – evidenzia l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – in linea con le indicazioni volute dal Governo regionale, mirano a restituire decoro e sicurezza ai luoghi per garantire le migliori condizioni di visita.
Il mantenimento dei siti e le attività di valorizzazione, infatti, sono fra le priorità e le attività più impegnative con cui si confrontano i parchi archeologici, considerata l’ampiezza delle aree loro affidate. Gli interventi di miglioramento di un sito sono fondamentali anche perché costituiscono un motore di sviluppo economico per i territori che vi insistono, dal momento che innescano procedimenti virtuosi di crescita”.
I lavori saranno effettuati dalla Ditta ISA Restauri srl di Mistretta, sotto la direzione di Carmelo Pino – RUP Giuseppe Natoli. Gli interventi, che comprendono attività di indagine e scavo archeologico, prevedono la messa in sicurezza del versante S/E del sito e la regimentazione delle acque piovane, che continuano a compromettere la stabilità delle strutture archeologiche.
“A conclusione dei lavori – precisa il Direttore del Parco Archeologico, Mimmo Targia – la qualità del sito di Abakainon sarà sicuramente migliore giacché abbiamo previsto nuove soluzioni che rendono più accessibile e sicura l’area. Tra le novità l’istallazione di un corpo di guardia, di vani adibiti a servizi, di passerelle interne per visitare il sito in sicurezza e di un apparato didattico per facilitare la comprensione e la conoscenza scientifica del sito”.
Il Sindaco del Comune di Tripi, Michele Lemmo, presente alla consegna dei lavori, insieme al responsabile dell’Ufficio tecnico del comune, Piero Furnari, si sono impegnati a provvedere all’illuminazione della stradella di accesso al sito e alla sua manutenzione.
In quest’ottica di collaborazione sarà possibile programmare un calendario di visite guidate “a cantiere aperto”, con le associazioni del territorio, quale l’Archeoclub di recente costituzione che con la loro attività faranno si che il bene culturale non resti appannaggio degli addetti ai lavori, ma diventi consapevolezza e patrimonio comune.
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