L’episodio del ritrovamento del luogo di sepoltura del faraone egizio viene ripercorso con cura fra le pagine del libro della Zizza
Il 4 novembre del 1922, per la prima volta dopo millenni, l’archeologo Howard Carter scoprì il primo gradino della tomba di Tut-Ankh-Amon, il “sovrano bambino”
L’episodio del ritrovamento del luogo di sepoltura del faraone egizio viene ripercorso con cura fra le pagine del libro della Zizza, anche se di fatto l’opera si snoda attraverso due linee temporali diverse: una legata al XIV secolo a.C durante il Nuovo Regno, in cui si narrano gli anni di formazione del giovane principe Tut-Ankh-Aton, poi Tut-Ankh-Amon, sotto la guida del maestro Menthuotep. L’altra, invece, si concentra sul 1922, quando la spedizione finanziata dal mecenate inglese Lord Carnarvon rinvenne nella Valle dei Re la tomba del sovrano e i suoi ricchi tesori. Molti sono i misteri e le curiosità che nei secoli si sono rincorsi, alimentando leggende attorno al mito del “faraone bambino”, fino ad arrivare all’arguta lettura che ne dà l’autrice catanese, parlando nell’opera del ritrovamento di alcuni papiri, in grado addirittura di sconvolgere la storia dell’umanità.
Docente d’Italiano e Latino al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, Annamaria Zizza si appassiona alla scrittura appena sedicenne, ma è dieci anni fa che inizia la stesura del suo primo romanzo. Nel frattempo è autrice prolifica sulla rivista di settore “Mediterraneo Antico” e scrive numerose poesie che per lei diventano occasione di riflessione sul genere umano. Di recente una delle sue liriche è stata selezionata e inserita nell’antologia del premio “Giovanni Pascoli- L’ora di Barga”. «L’amore per il mondo antico e le civiltà del vicino Oriente ha sempre fatto parte della mia vita – spiega la scrittrice – A casa mia c’erano molti libri da leggere e a me la storia è sempre piaciuta, anche se il libro che per primo mi ha fatto appassionare all’Egitto è stato senza alcun dubbio “Civiltà sepolte” del giornalista tedesco Kurt Wilhelm Marek, noto con lo pseudonimo di C.W Ceram. In seguito è stata la lettura del testo “La cospirazione di Tutankhamon” degli inglesi Andrew Collins e Chris Ogilvie-Herald e del volume “I segreti dell’Esodo” dei fratelli Messod e Roger Sabbah a tracciare la strada che avrei dovuto percorrere».
tre giorni di gusto, musica e successo a Torrenova (altro…)
Per il quarto anno consecutivo, Spazio Danza Academy ha portato il nome di Capo d’Orlando…
In un tempo in cui le cronache raccontano troppo spesso episodi di malasanità, da Naso…
Un segno di speranza e consapevolezza contro i disturbi alimentari (altro…)
Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo. (altro…)