Cronaca

TUTTO OK – Per la brolese Giusy Campo. L’escursionista-speleologa è rimasta bloccata per dodici ore in una grotta sulle Madonie

Una complessa operazione di soccorso, – che ha visto operare circa trenta unità ed anche 15 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico della stazione Palermo-Madonie, con due medici  – quella che ha interessato il recupero di Giusy Campo, l’esperta speleologa brolese di 42 anni caduta ieri sera in una grotta chiamata l’Abisso del Vento, ad una profondità di 100 metri, sulle Madonie. Ha una gamba fratturata, ed ora si trova ricoverata al Civico di Palermo, dove è arrivata in elisoccorso

E’ stata trovata all’interno di un cuniculo. Al termine di un labirinto angusto di oltre due chilometri con una temperatura inferiore ai 10 gradi e umidità oltre l’80%.

Giusy Campo è stata estratta dalle squadre di soccorso stamani, intorno alle otto. Nel pomeriggio di ieri era arrivata alla grotta di Isnello, sopra Cefalù, ed era scesa in escursione nella grotta insieme ad altri colleghi per approfondire i loro studi alla ricerca delle caratteristiche fisiche,morfologiche e biologiche della grotta.

Poi la caduta fratturandosi la tibia. Quindi l’avvio delle operazioni di recupero rese difficoltose dal fatto che il cunicolo è tortuoso che ha uno sviluppo di circa due chilometri e una profondità di 213 metri e caratterizzato dalla presenza di numerosi pozzi.

L’incidente è avvenuto ad una profondità di circa 100 metri.

A questo punto due componenti del gruppo sono rimasti con lei mentre gli altri sono usciti per dare l’allarme al Cnsas, corpo specializzato nel soccorso in ambiente impervio.

Un’operazione anche quella di chieder aiuto non facile visto che in zona non c’è campo per i cellulari.

Subito dopo sono arrivati i rinforzi della X delegazione speleo da Catania con altro personale specializzato. In tutto sono impegnati sul posto una trentina di operatori. Le squadre del Cnsas hanno organizzato un campo base fuori dalla grotta mentre i tecnici hanno raggiunto la ferita per stabilizzarla.

“Sono grata agli uomini del soccorso alpino che non mi hanno lasciata sola un attimo. Certo ho avuto un po’ di paura ed ero molto stanca visto che sono stata costretta a restare per dodici ore nella grotta”. Ha affermato l’escursionista appena uscita dalla grotta, aggiungendo:  “Nonostante le mie tante escursioni in questi anni non mi era mai successo di restare ferita”.

Trasferita in elicottero nel reparto di ortopedia del Civico di Palermo potrebbe subire un intervento alla gamba fratturata.

Giusy Campo, fa parte di un gruppo di speleologi che si chiamano La Venta e che hanno fatto spedizioni fino in Messico per lei – dice l’amica Angelita “non è solo una passione  ma uno stile di vita” puntualizzando che è una speleologa non una escursionista – aggiungendo – “È proprio per il fatto che lei non ha paura di nulla che ha saputo cavarsela in condizioni estreme!”

fonte. Ansa. Livesicilia. Larepubblica. Amnotizie

 

Redazione Scomunicando.it

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