Riceviamo e pubblichiamo la nota
La sottoscritta O.S., da tempo vicina alle problematiche che affliggono i lavoratori dell’associazione sportiva C.U.S. Messina, è costretta oggi a denunziare palesi anomalie e discutibili scelte gestionali che di fatto non sono più ne tollerabile ne giustificabili.
Di fatto l’UGL è costretta a costatare con grande rammarico, che nulla di quanto propagandato, anche mediaticamente, dal commissario straordinario del Cus Messina dott. Sergio Camà, è andato in porto, con i lavoratori ancora in attesa della regolarizzazione delle loro spettanze mensili, con i soliti 24 stipendi ancora da percepire, e con un piano industriale e di rientro economico ancora non ufficialmente consegnatoci.
Ci saremmo aspettati, trattandosi di figura professionalmente elevata, che le dichiarazioni pubbliche del dott. Cama, soprattutto quelle inerenti allo stato di grave disagio dei lavoratori, trovassero concretezza nei fatti, e quindi che dal mese di ottobre 2010 si fosse proceduto con il regolare pagamento degli stipendi dovuti al personale, con l’aggiunta per ogni mese di due mensilità pregresse, sino al risarcimento complessivo dei 24 stipendi arretrati e spettanti ai lavoratori, come concordato con la scrivente.
Sciaguratamente oltre al “danno” della mancata realizzazione di quanto sopra, la beffa del proliferare di nuovi incarichi e consulenze, con l’assunzione negli ultimi mesi di oltre 40 nuovi rapporti onerosi di collaborazione, assolutamente concertati con i sindacati, con il tutto contornato da scelte gestionali ed amministrative discutibili e discriminatorie nei confronti dei tanti creditori del CUS Messina.
La nostra O.S. per quanto sopra ha cercato più volte, attraverso il proprio rappresentante tra i lavoratori del CUS, di interagire con il commissario straordinario al fine di verificare ed analizzare le problematiche economiche dei lavoratori, e per tentare di far cogliere al dott. Cama la necessità di trovare politiche sociali ed aziendali di rottura col passato e non, invece come sta avvenendo, di fortificazione di vecchi ed improponibili schemi gestionali.
Da qui la reazione ai limiti del mobbing nei confronti del nostro rappresentante sindacale, costretto ad interagire in maniera caotica con improvvisati responsabili dei servizi e dei lavoratori, che con stravaganti ed illegittimi ordini di servizio cercano di imporgli lo svolgimento della propria attività lavorativa in locali non a norma e privi delle opportune certificazioni igienico sanitarie, come il cosiddetto bar.
A tutto questo si sommano lettere al limite del minatorio, ove si accusa il dipendente e dirigente UGL di creare disagio economico e gestionale per le continue assenze, per’altro dovute a patologie insorte in seguito al disagio economico dei lavoratori.
La verità è un bene in rinunziabile è per questo motivo l’UGL, ha deciso di raccontare la propria verità alle Autorità giudiziarie competenti, con in testa sua eccellenza il Prefetto di Messina ed il Procuratore Generale della Procura di Messina.
f.to IL SEGRETARIO PROVINCIALE, Salvatore Mercadante.
La nota è stata invia al Procuratore Generale della Procura della Repubblica di Messina; A Sua Eccellenza il Prefetto di Messina; Al dirigente dell’Ispettorato del Lavoro di Messina; Al dirigente dell’Ufficio del Lavoro di Messina; ed agli organi di stampa
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