La scelta di proporre un ampio progetto di ricerca interdisciplinare in Sicilia deriva dalla disponibilità di raccolte basate su precise indicazioni stratigrafiche prodotte dai ricercatori dell’Università degli Studi di Messina e ha lo scopo di testare nuove metodologie di datazione a partire da fossili e sedimenti associati in livelli rigorosamente individuati. A Comiso il progetto è stato presentato in un’affollata conferenza stampa svoltasi in Municipio alla presenza del Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa, dott.ssa Vera Greco. La prossima campagna di campionamento avrà luogo nei depositi di Acquedolci e della Grotta di S. Teodoro nel prossimo autunno. Si prevede che i primi risultati potranno essere pubblicati entro la fine del prossimo anno.
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