UNIVERSITA’ MESSINA & UDU – Quindi io Valgo MENO? #Blocchiamolo

In questi giorni sta facendo molto discutere l’emendamento inserito nel decreto sulla pubblica amministrazione che assegna, nelle graduatorie dei concorsi pubblici, punteggi diversi ai laureati a seconda dell’ateneo di provenienza. Questa manovra dimostra come, invece di imporre e verificare l’applicazione di standard qualitativi in tutte le sedi dell’Università pubblica italiana, sia molto più facile “purgare” gli studenti e i neolaureati che, spesso o quasi sempre per cause di forza maggiore, si sono trovati a scegliere, o si troveranno a scegliere, sedi di studio che verranno ritenute “meno qualificanti”. Tutto questo in barba ai principi di uguaglianza, sottovalutando a priori i meriti di tutti coloro che, osteggiati da difficoltà amministrative e/o da effettive carenze didattiche, reali o presunte, faranno di tutto per rendersi competitivi al momento del concorso pubblico.

Un forte, duro attacco nei confronti degli atenei, ma soprattutto nei confronti degli studenti del sud costretti, spesso, a studiare in sede, ma comunque, e forse ancor di più, meritevoli e degni di lode.

Le nostre università sono dotate di validissimi professori che si adoperano e perseguono la loro vocazione al meglio, proprio come qualsiasi altro insegnante d’Italia. Non è di certo il “peso” a proclamare o confermare il merito di uno di noi: ci approcciamo allo studio con lo stesso impegno, la stessa responsabilità, la medesima costanza di uno studente iscritto in una facoltà più “prestigiosa” (che di prestigioso spesso ha soltanto ed esclusivamente un nome).
Bisogna piuttosto tenere in considerazione il valore, il merito, la preparazione, la competenza professionale di un laureato e, sicuramente, non è questo fantomatico “peso” dell’ateneo di provenienza a determinare simili qualità, a decidere se una persona vale o no, se merita o meno.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando:

http:// http://www.huffingtonpost.it/2015/07/02/riforma-pd-ateneo_n_7716148.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001

Ma cos’hanno da dire “a propria discolpa” gli studenti delle università “di serie B”?

Roberta – Sono una studentessa iscritta al corso di laurea di Giurisprudenza di un “ateneo di serie B”. Al momento dell’iscrizione nessuno mi aveva ammonito riguardo gli “scarsi standard di qualità” dell’ateneo da me prescelto. Ho studiato molto duramente e con enormi sacrifici e, dopo 5 anni, mi ritrovo a ridosso con la conclusione del mio ciclo di studi. Come sarebbe a dire che adesso il mio titolo “varrà meno” di quello acquisito in altra sede da studenti miei pari, che abbiano studiato dai miei stessi libri  gli stessi argomenti, sostenendo poi esami di difficoltà quanto meno paragonabile ai miei?

Marco – La scelta della sede in cui studio è risultata obbligata in quanto la mia famiglia, al di là delle “dubbie” agevolazioni concesse dagli enti per il diritto allo studio, non sarebbe stata in grado di permettersi le spese di viaggio, locazione e il più alto costo della vita in un Ateneo “più illustre”. Ho speso invece tutto me stesso per conseguire, per me stesso, la preparazione della quale, poi, il mio titolo, dovrebbe garantire il riconoscimento ovunque, in Italia e all’estero. Dov’è finito il Diritto allo studio?
Gabriele – Mi sono laureato due anni fa e adesso la mia paura è che la sede presso la quale ho studiato e conseguito il mio titolo di studi possa essere classificata come “ateneo di seconda scelta”. Che diritto avete di  pensare di “cambiare le carte in tavola” incuranti degli sforzi che io e tanti studenti laureati come me abbiamo dovuto sostenere, prima che voi vi svegliaste e diceste che “il nostro titolo vale di meno?”.

Maria – Sono una studentessa madre. Ho scelto di iniziare i miei studi nella stessa città in cui vivo, per non sconvolgere la quotidianità di mio figlio costringendolo a cambiare casa, scuola e gruppi di amici. Nonostante questo ho fatto sempre tutto il possibile per essere una “studentessa modello” e far sì che la mia preparazione non fosse in alcun modo inferiore a quella di un qualsiasi altro studente italiano. Chi dice che io valgo meno degli altri?

Paolo – Sono uno studente lavoratore. Dopo aver trovato un impiego ed aver trascorso anni a lavorare all’interno della mia città, le nuove esigenze della mia famiglia hanno richiesto che io iniziassi a studiare per conseguire un titolo che potesse darmi, in un futuro non troppo remoto, una possibilità, nonostante la crisi, il precariato e l’alto tasso di disoccupazione, di cambiare lavoro. Ciò ovviamente mi ha impedito di cambiare città e mi ha costretto a rimanere qui, per non abbandonare il mio attuale lavoro e poter così continuare a mantenere la mia famiglia. Per questo devo essere punito?

Se anche voi volete far sentire il vostro dissenso mandateci al più presto una vostra foto (come qui sotto) con l’hashtag #blocchiamolo all’indirizzo:
udu.studenti.messina@gmail.com

o come messaggio privato alla nostra pagina Facebook ufficiale:

https://www.facebook.com/pages/Udu-Messina-Sindacato-Studentesco/605343816226260?fref=ts

Luca Scaffidi Militone e Mariastella Papaianni
Unione Degli Universitari (UDU) di Messina, Sindacato Studentesco

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

GRAZIELLA DE PALO – La giornalista che l’Italia (vigliaccamente) ha dimenticato

Questo articolo è dedicato non ai tifosi da tastiera delle opposte fazioni mediorientali, ma a…

6 ore ago

IL PREMIO “PICCIRIDDA” – Nel ricordo di Rita Atria quest’anno consegnato a Giuseppe Antoci: memoria, impegno e rinascita

La memoria di Rita Atria continua a vivere e a trasformarsi in un faro di…

7 ore ago

FORMAZIONE INNOVATIVA – La spiaggia di Testa di Monaco Natural Beach diventa un’aula

     Formazione innovativa sulla spiaggia: l’ITET “Caruso” di Alcamo porta l’aula tra sabbia e…

7 ore ago

FILIPPO PUGLIA – Il direttore artistico della rassegna “Sinagrarte2025″ fa il punto: l’arte come specchio della decadenza e promessa di rinascita”

Sinagra ha vissuto settimane intense di emozioni e riflessioni con SinagrArte 2025, rassegna che anche…

8 ore ago

EVA MANGANO – E’ Miss Orlandina ’25

Nell'incantevole cornice del Circoletto di Capo d'Orlando si è svolta la XXIX edizione del beauty…

8 ore ago

FONDAZIONE MATTIA –  La devozione alla Madonna Nera tra fede, cultura e nuove prospettive

La tradizione si rinnova. In occasione della grande festa della Madonna Nera di Tindari, l’associazione…

15 ore ago