Duro affondo del candidato alla presidenza della Regione per il Movimento dei Forconi Mariano Ferro dopo la conferenza stampa tenutasi al Palazzo della Provincia di Messina,il 22 agosto, appena due giorni fa.
Ferro ha ribadito il proprio dissenso verso le forze politiche “convenzionali” che hanno governato la Sicilia nell’ultimo quinquennio.
Il prossimo 28 ottobre – ha poi continuato Ferro – siate certi che questi stessi personaggi si presenteranno sotto altra forma, magari con qualche lista civica in più e qualche simbolo partitico in meno, ma la sostanza non cambierà perché questi soggetti cercaranno di anteporre sempre il loro beneficio su quello della collettività, perché sono gli stessi medici che invece di curare il malato lo hanno definitivamente portato alla morte”.
La polemica sull’omosessualità di Crocetta?
“Io non ho nulla contro chi ha abitudini sessuali diverse dalle mie ma contesto apertamente chi ci marcia sopra perché trovo ingiusto che una discussione politica si tramuti in una continua affermazione della propria omosessualità a puri fini elettorali”.
Il candidato del Movimento dei Forconi ha poi chiarito la fondatezza sulle voci di un accordo con Cateno De Luca e con il Movimento 5 stelle “noi con De Luca non abbiamo nulla a che fare – ha spiegato Ferro – è vero vicino a lui ci sono delle persone che hanno fatto parte del nostro gruppo, anche durante gli scioperi di Gennaio, ma che ormai hanno preso strade diverse”.
Grillo?
“Con lui abbiamo diversi punti in comune e abbiamo chiacchierato ma quando lui stesso ci ha dato il benvenuto nel suo movimento abbiamo fatto un passo indietro perché noi vogliamo confluire da nessuna parte”.
“Il programma del Movimento dei Forconi è naturalmente, profondamente spinto verso l’autonomismo notevoli comunque i punti d’interesse quali: la sburocratizzazione ed esemplificazione delle procedure amministrative, maggiore trasparenza delle nomine degli incarichi regionali,rilancio dell’economia interna attraverso norme severe a tutela dei produttori di origine, costituzione di banche di credito cooperativo, l’autonomia energetica eco compatibile e la nomina di una commissione d’inchiesta per lo spreco di denaro pubblico”.
Antonio Macauda
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