di Antonio Mazzeo
Dal dicembre 2008, il comando SETAF (Southern European Task Force) dell’esercito USA di stanza a Vicenza ha assunto il nome di US Army Africa, componente terrestre di Africom, l’organismo delle forze armate statunitensi che sovraintende a tutte le operazioni di guerra nel continente africano. Mentre proseguono i lavori per trasformare il vecchio scalo aeroportuale Dal Molin, la cittàdi Vicenza rafforza il suo ruolo di base avanzata per la proiezione di Stati Uniti e alleati NATO in Africa, ospitando il principale centro di formazione strategica degli eserciti dei paesi africani (alcuni dei quali in testa nelle classifiche relative a crimini di guerra, violazione dei diritti umani e repressione di organizzazioni e movimenti sociali).
Quello che ricorda per certi aspetti la famigerata “Scuola delle Americhe†che formò migliaia di ufficiali latinoamericani nelle decadi in cui le dittature imperversavano nel continente, si chiama “Center of Excellence for Stability Police Units, (CoESPU)â€Â, e dal marzo 2005 è ospitato presso la Caserma “Chinotto†di Vicenza, sotto il comando dell’Arma dei Carabinieri. Il 4 e 5 maggio, il centro di formazione e addestramento internazionale delle “forze di polizia†africane è stato visitato dal generale William “Kip†Ward, a capo del Comando Africom di Stoccarda.
L’idea di dar vita al Centro d’Eccellenza per le Unitàdi Polizia di Vicenza, sorse in occasione del vertice dei Paesi del G8 tenutosi nel 2004 a Sea Island, Stati Uniti. Allora fu adottato un piano d’azione denominato “Espansione della CapacitàGlobale nelle Operazioni per il Supporto della Paceâ€Â, con l’obiettivo di “aumentare la capacitàdi sostegno agli interventi di “peacekeepingâ€Â. In nome della “stabilitàâ€Â, il G-8 di Sea Island decise di dare il via all’addestramento di 75.000 “peacekeepers†internazionali entro il 2010, 7,500 dei quali da destinare in “operazioni speciali†di “gestione della transizione da situazioni di post-crisi a contesti di maggiore stabilitàper la ricostruzioneâ€Â, prendendo come modello le UnitàMultinazionali Specializzate (MSU) utilizzate dalle forze alleate e dalla NATO in Bosnia, Kosovo, Afghanistan ed Iraq.
La lista dei partner del Centro di Vicenza è lunga e variegata: oltre ad Africom ed US Army Africa, compaiono la NATO, l’Unione Europea, l’OSCE, il Dipartimento delle Nazioni Unite per le Operazioni di Peacekeeping, e una serie di centri di studi strategici statunitensi, come l’United States Institute of Peace (USIP), the “Pearson Peacekeeping Training Centerâ€Â, the “Defense Institute for International Legal Studiesâ€Â, l’“US Peacekeeping Support Operation Instituteâ€Â, il “George Marshall Centerâ€Â, ecc.. Sino ad oggi sono stati inviati a Vicenza poliziotti e militari di nove paesi africani (Burkina Faso, Camerun, Egitto, Kenya, Mali, Marocco, Nigeria, Senegal e Sud Africa), cinque europei (Francia, Romania, Russia, Serbia ed Ucraina), cinque asiatici (Giordania, India, Indonesia, Nepal e Pakistan) ed uno latinoamericano (Cile).
Dal punto di vista operativo, il CoESPU organizza annualmente una decina di corsi la cui durata varia dalle 5 alle 7 settimane e a cui partecipano sino a 100 ufficiali e sottufficiali alla volta. Le lezioni sono rigorosamente in lingua inglese e alla fine viene rilasciato un certificato che “abilita all’impiego ONUâ€Â.
Durante la sua visita a Vicenza, il capo supremo di Africom si è recato pure a Camp Ederle. A conclusione dell’incontro con il generale William B. Garrett III, comandante di US Army Africa, William Ward ha voluto ringraziare ufficialmente i militari statunitensi per il ruolo assunto nelle missioni in terra d’Africa. “US Army Africa sta supportando Africom in una serie d’incarichi finalizzati a migliorare le funzioni dei militari africani, costruire partenariati e promuovere forze militari professionaliâ€Â, ha dichiarato l’alto comandante USA.
“In Rwanda, il personale US. Army lavora attualmente insieme ai militari della Gran Bretagna per addestrare i soldati ruandesi. In Liberia, più di una dozzina di sottufficiali dell’esercito statunitense appoggiano il Liberia Security Sector Reform, un programma diretto dal Dipartimento di Stato per aiutare la ricostituzione delle forza armate liberianeâ€Â, ha aggiunto Ward. “Altre missioni degne di menzione includono i programmi logistici a favore di Botswana, Uganda e Rwanda. Ufficiali dell’US Army operano con la African Partnership Station, la missione della marina statunitense in Africa occidentale, e con la Combined Joint Task Force – Horn of Africa, la forza militare che opera congiuntamente con i nostri partner in Africa orientaleâ€Â.
Vicenza si conferma sempre più il cuore strategico delle operazioni terrestri di Africom.
Foto fonte:
www.quinews.it
www.globaldiscussions.net
www.carabinieri.it
cca.analisidifesa.it
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