Sembra di sì.
Visto che hai fatto tanta strada per venirmi a trovare ecco suonerò la Ciarda in tuo onore”.
Il romanzo, dove vengono ben tratteggiati i profili psicologici di tutti i protagonisti, come quello dell’“amica Costanza”, di “donna Anita Saitta Basile” e della “semplice Ofelia”, è ricco di riferimenti culturali e rende anche uno spaccato di quel mondo rurale e contadino della campagna siciliana. Il tutto scritto in maniera scorrevole, a tratti con un’affiorante vena ironica e tagliente, a tratti con una ricercatezza di linguaggio ed un costrutto ben definito.
E’ questo ha sottolineato Franco Valenti, che ne ha curato la presentazione, e che ha “tratteggiato” il profilo dell’autrice, con accostamenti alle più belle firme della scrittura contemporanea e del secolo passato, e che soffermandosi sul testo ne ha colto gli aspetti più compressi e complessi.
L’incontro letterario si è avvalso, arricchendosi piacevolmente, della lettura, sentita e certamente ben calibrata, di alcune pagine a cura di Anna Ricciardi, che ha saputo rendere perfettamente, in voce, quanto virgole e punteggiaura, voleva, nel testo, l’autrice.
Quest’ultima, intervenendo alla fine ha voluto, tra l’altro, ringraziare i presenti., la sala era zeppa.
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